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domenica, 19 Gennaio 2025

Il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” ha celebrato il suo trentennale

16.12.2024 – 11.40 – Il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” ha celebrato il suo trentennale con un convegno tenutosi il 9 dicembre a Udine, nella prestigiosa cornice del Palazzo Florio. L’occasione era la ricorrenza della Contadinanza del Friuli, una festa che celebra l’autonomia popolare e il civismo. L’evento, presieduto dal fondatore e presidente prof. Alberto Travain, ha ribadito l’importanza di formare una classe dirigente friulana competente e illuminata. Nel suo discorso conclusivo, ha sottolineato che “abbiamo bisogno di sorestants saggi e di un popolo che sappia sceglierli e sostenerli”, con l’obiettivo di avere una “governance” di qualità in regione.

Nata nel 1994, l’”Academie dal Friûl” si è posta l’obiettivo di promuovere la lingua friulana, sviluppare un’identità forte e difendere i diritti degli studenti. La sua missione si intreccia con l’ideale di un rinascimento civile e sociale, che dal Friuli si estende simbolicamente al contesto europeo. L’associazione si ispira al movimento Fogolâr Civic, che dalla fine degli anni ’80 ha animato Udine come centro di mobilitazione culturale e civica.

Oggi, lo statuto dell’”Academie” si focalizza su formazione, coscienza civica e promozione territoriale, escludendo l’attività politica militante ma senza rinunciare ad esprimere le proprie convinzioni. Questo spirito ha guidato i lavori del convegno dal titolo evocativo: “Sogno civico che si rinnova nel cuore dell’Europa?”, patrocinato dall’Università di Udine, dall’Arengo della Capitale del Friuli Storico, dal Club per l’Unesco di Udine e altre istituzioni.

Personalità istituzionali e accademiche hanno offerto il loro contributo. Il Magnifico Rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, e il Governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha inviato un messaggio in lingua friulana, enfatizzando il ruolo dell’identità come cardine di una vita piena e felice, lodando l’impegno dell’”Academie” come ponte tra università, giovani e società.

Tra gli ospiti, Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’Unesco di Udine, ha riconosciuto il ruolo centrale del sodalizio nel ravvivare il civismo friulano. William Cisilino, direttore dell’ARLeF, ha definito l’”Academie” un laboratorio costruttivo di idee controcorrente.

Sono intervenuti anche gli studenti: Aran Cosentino, Riccardo Cutrino e Daniele Lizzi hanno offerto spunti su ambiente, giustizia e storia come strumenti per modellare il futuro. Cosentino ha legato la bellezza alla giustizia e all’impegno civico, mentre Cutrino ha esortato a una giurisprudenza indipendente. Lizzi, infine, ha descritto la storia come mezzo per costruire un domani consapevole.

Nel suo intervento conclusivo, Travain ha evidenziato il bisogno di un rinnovamento culturale e antropologico, criticando l’incapacità della democrazia attuale di selezionare leader preparati e orientati al bene comune. “Cattive democrazie non generano buon governo”, ha dichiarato, lanciando un appello per educare il popolo e formare menti pronte a guidare il Friuli verso un futuro coeso e radicato nei suoi valori storici.

L’evento ha riaffermato l’importanza dell’”Academie dal Friûl” come fucina di civismo e laboratorio culturale, simbolo di un Friuli che ambisce a essere esempio di rinascimento identitario nel cuore dell’Europa.

 

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