27.03.2021 – 09.30 – La crescita dei traffici del Porto di Trieste e la scelta di perseguire, attraverso l’infrastruttura comune non solo a FVG, quanto all’Austria e ai paesi dell’Alpe Adria, una movimentazione via “binario”, sta avendo il suo impatto sulle ferrovie locali. Un esempio convincente è la conversione di Trieste Campo Marzio che appare ormai totalmente dedita ai traffici portuali, con l’attivazione di nuove linee che fanno esplicitamente riferimento alla Piattaforma Logistica Trieste. Cambiamenti che non si limitano allo scalo giuliano, ma coinvolgono anche gli interporti e gli snodi logistici; è un esempio il caso di Pordenone.
RFI, con riferimento a Campo Marzio, comunica infatti di aver attivato il nuovo fascio binari “Parenzane” e l’allaccio alla nuova Piattaforma Logistica.
Le due opere, in particolare le nuove aste “Parenzane”, avviano formalmente i lavori per il completo riassetto del piano regolatore generale di Trieste Campo Marzio.
L’investimento complessivo di circa 112 milioni di euro conferma l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) a favore dell’incremento dei traffici merci portuali.
La creazione di un secondo binario per il Porto sulle aste “Parenzane”, collocate tra la Riva Traiana e il Museo Ferroviario, consente da subito lo snellimento delle manovre in ingresso e uscita dai moli, riducendone tempi e costi, dando maggiore respiro agli operatori.
Altrettanto importante l’attivazione del nuovo raccordo ferroviario con la Piattaforma Logistica. Riprendendo infatti la linea storica che portava a Servola e attraversando lo Scalo legnami, con un investimento di un milione e mezzo di euro, si è concretizzato un moderno sistema di terminalizzazione che, con l’elettrificazione dei binari, sarà anche un riferimento per i futuri raccordi ferroviari allacciati all’infrastruttura nazionale.
L’obiettivo di RFI – in linea con quanto previsto dalla politica nazionale ed europea dei trasporti – è rendere il trasporto merci via ferrovia sempre più competitivo, favorendo le attività degli operatori della logistica che si avvalgono del treno.
La stazione al termine dei lavori, che comprenderanno anche il modulo merci da 750 metri, continuerà a essere, stanti le attuali stime di crescita, il primo scalo merci italiano per numero di treni.
[z.s.]