01.03.2021 – 13.59 – Nonostante l’emergenza epidemiologica che, ormai da un anno, ha investito le nostre vite, con annesse tutte le ricadute che quest’ultima ha avuto sulla società, il problema ambientale resta un tema ancora delicatissimo e nevralgico per il nostro futuro che, ineluttabilmente, si modella (anche) attorno a questo argomento.
Basti pensare che, in Unione Europea, ogni anno vengono prodotti più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti: proprio per questo motivo l’UE sta aggiornando la legislazione sulla gestione dei rifiuti per promuovere la transizione verso un’economia circolare, ovvero un modello di produzione e consumo che estenda il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.
Ed è proprio da questa virata green dell’Unione Europea che la Regione Friuli Venezia Giulia sottoscriverà un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto-pilota per il recupero delle capsule esauste di plastica che derivano dalla preparazione del caffè con le macchine da bar o domestiche.
Tale protocollo, che come ha stabilito l’esecutivo sarà siglato dall’assessore regionale all’Ambiente ed energia Fabio Scoccimarro, rientra tra le azioni volte a favorire, appunto, la sopracitata economia circolare.
“Attraverso la raccolta differenziata dei materiali – spiega Scoccimarro -, prassi nella quale il Friuli Venezia Giulia è tra le prime regioni in Italia, e il loro recupero differenziato, diviene possibile reimmettere nel mondo produttivo, quindi per l’utilizzo da parte dei cittadini, una parte dei rifiuti solidi urbani, concretizzando così un segmento dell’economia circolare”.
“In quest’ottica – prosegue l’assessore – la Regione, attraverso il gruppo di lavoro inter direzionale dell’economia circolare, intende avviare un progetto sperimentale per il recupero delle frazioni plastiche residuali dalla preparazione del caffè, che al momento vengono smaltite nelle discariche o nei termovalorizzatori”.
“Il Friuli Venezia Giulia – aggiunge Scoccimarro – facendo propri gli obiettivi del ‘green deal europeo’, sta infatti dando impulso allo sviluppo di un modello e di una strategia unitaria per l’economia circolare applicata sul territorio regionale, per valorizzare le risorse locali, creare una nuova economia e ridurre la produzione di rifiuti”.
“La visione di questa strategia – precisa l’assessore -, che è in linea con il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio definiti dalla Ue, mira ad accompagnare le aziende nella transizione dal sistema economico lineare, nel quale tutto ciò che non serve diviene rifiuto, a un sistema circolare nel quale gli scarti divengono risorse”.
[c.c]