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domenica, 16 Marzo 2025

Invalidità civile: passo importante in Fvg per la cefalea cronica

12.01.2023 – 12.30 – Si è svolta ieri mattina presso la Sala Azzurra del palazzo del Consiglio Regionale di Trieste, la conferenza stampa indetta dal Gruppo Consigliare Regionale FVG di Fratelli d’Italia, per presentare l’ordine del giorno approvato in aula che impegna la Giunta ad attivare un gruppo di lavoro scientifico ai fini della realizzazione di una tabella per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile. Un sistema che sia in grado di guidare e sostenere in maniera uniforme il servizio sanitario regionale impegnato a contrastare la malattia sociale della cefalea. Al tavolo hanno preso parte il Capogruppo di FDI, Claudio Giacomelli, proponente dell’iniziativa, il Direttore della Clinica Neurologica ASUGI, Prof. Paolo Manganotti ed il Responsabile del Centro per la Diagnosi e Terapia delle Cefalee, Dott. Antonio Granato. Secondo quanto emerso da recenti studi la diffusione delle cefalee nel nostro Paese ha raggiunto numeri importanti e, i cittadini affetti dalle forme più gravi, vivono un’esistenza fortemente condizionata tanto nelle mansioni quotidiane quanto nei rapporti sociali con le altre persone come familiari ed amici.

Attualmente, infatti, la normativa riconosce la cefalea primaria cronica come malattia sociale e il paziente che voglia vedersi attestare l’effetto invalidante deve effettuare una diagnosi presso una struttura medica autorizzata. Questo genere di strutture, tuttavia, ad oggi, si trovano in difficoltà in quanto manca un riferimento unico stabilito al livello nazionale. Il parametro guida per la valutazione dell’invalidità civile è, infatti, rappresentato dalla “Tabella indicativa delle percentuali di invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti” elaborata sulla base della classificazione internazionale delle menomazioni dell’OMS. Tale tabella fa riferimento alle anomalie fisiologiche e psicologiche che incidono sulla capacità lavorativa generica, indicando per ciascuna di esse il grado di compromissione di tale capacità. Tuttavia, oggigiorno tali tabelle risultano essere, spesso incomplete, troppo schematiche ed obsolete, al punto che le cefalee non risultano inserite in questi elenchi.

Il ricorso a tabelle ministeriali ha lo scopo di garantire maggiore uniformità, omogeneità e rigore nelle valutazioni da parte delle commissioni mediche. D’altro canto, è inimmaginabile che possano prevedere ogni tipo di infermità. Da un proficuo confronto tra il Consigliere Regionale e i due medici, è emersa la necessità di elaborare delle indicazioni operative destinate ai componenti delle commissioni mediche collegiali, concernenti la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile, al fine di mettere a disposizione uno strumento operativo ed efficiente per la valutazione delle reali menomazioni della persona legate alle cefalee.
Il futuro gruppo di lavoro sarà composto da un rappresentante della Direzione Centrale Salute, Politiche Sociali e Disabilità, da un docente universitario esperto esterno, da un responsabile del Centro Cefalee che opera in emergenza urgenza e da un Direttore di SC Neurologia, ai fini della realizzazione di una tabella per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile, che sia in grado di guidare e sostenere in maniera uniforme il servizio sanitario regionale impegnato a contrastare la malattia sociale della cefalea.

La Regione Friuli Venezia Giulia sarà il terzo territorio in Italia, dopo la Valle d’Aosta e la Lombardia, ad avere delle tabelle operative per valutare e diagnosticare in maniera uniforme su tutto il territorio regionale i cefalgici cronici, i quali vedranno garantiti i loro diritti.
“Riconosciute nel 2020 come “malattia sociale”, – ha dichiarato il dott. Granato – le cefalee sono un problema di grandissima importanza e pertanto va preso in considerazione. In questo momento le cefalee croniche interessano il 4/5% dei cittadini della nostra Regione, valore che in cifre corrisponde a 50-55.000 pazienti. Da oggi questi cittadini potranno essere trattati in maniera adeguata poichè rientreranno specificamente nei criteri delle malattie sociali, e potranno così godere di tutte le agevolazioni che riguardano questo settore ottenendo una percentuale specifica di invalidità”.
“Soffrire di cefalea per molti pazienti è molto invalidante – ha asserito il dott. Manganotte -. Nel settore della neurologia siamo particolarmente sensibili e chiaramente dedicati al trattamento ed alla terapia di questa patologia che in questo momento ha avuto anche dei piccoli momenti di innovazione terapeutica. La sensibilità mostrata dalla Regione verso questo disturbo è per noi importante; per questo voglio ringraziare il Consigliere Giacomelli e ricordare che noi siamo qui per migliorare il servizio ai pazienti ed illustrare queste nuove possibilità terapeutiche innovative”.
“Quello della cura delle cefalee è un problema particolarmente importante ma l’Italia è molto indietro su questo – ha sottolineato il Consigliere di FDI Giacomelli -. Come Friuli Venezia Giulia abbiamo preso questa iniziativa, con questo documento fatto proprio dal Presidente Fedriga nel mese di dicembre, in aula, per iniziare un percorso che nasce sulla base del modello lombardo, ossia istituendo una comissione di lavoro composta da esperti del settore con i massimi vertici regionali in materia di sanità. Questo è il percorso che ha portato la Lombardia, ma anche la Valle d’Aosta, ad inserire e quantificare l’invalidità civile dei pazienti che soffrono di cefalea che è un disturbo a volte particolarmente invalidante. Oggi, – ha concluso con soddisfazione il Capogruppo di FDI – il Friuli Venezia Giulia è una delle primissime regioni a riconoscerlo e a prendere provvedimenti”.
l.l

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