09.01.2023 – 10.10 – Il fenomeno ormai pare dilagante. Coloro che, specialmente nei giorni di festa, utilizzano il Nue 112, il Numero unico di emergenza, senza una ragione reale legata al pronto intervento sanitario sono sempre di più. Addirittura, il giorno dell’Epifania, delle 1.718 chiamante ricevute 892 non erano legate a motivi di emergenza. A renderlo noto è proprio il servizio regionale del 112. “Si segnalano ancora una volta le chiamate inappropriate ovvero quelle che riguardavano situazioni di non emergenza (892 contro le 826 di emergenza vera)”. Restando ai numeri, si è registrato un lieve calo di chiamate rispetto al 6 gennaio dello scorso anno (erano state 1.963, di cui 1.027 di non emergenza e 936 di vera emergenza).
Tornando al 6 gennaio di quest’anno le tipologie delle chiamate di emergenza registrate nella giornata sono state perlopiù legate ai movimenti dei cittadini durante i festeggiamenti. Nella serata hanno ripreso le attività tradizionali di accensioni dei fuochi epifanici: e il Nue112 ha quindi registrato alcune decine di chiamate legate a questi eventi.
Ai Vigili del Fuoco sono state inoltrate 55 chiamate in tutto. Non solo chiamate da “terra”, ma anche due chiamate per la Capitaneria di Porto per delle urgenze localizzate nei pressi del Molo G di Barcola (molo Cedas). Sempre il 6, sulle strade della nostra Regione si sono verificati 19 incidenti stradali, di cui 10 con persone rimaste ferite.
Presente sul territorio un discreto numero di turisti, il servizio del Nue112 infatti ha utilizzato in 6 occasioni il servizio di interpretariato multilingue per eseguire la traduzione istantanea e poter così interloquire facilmente con i richiedenti soccorso. Il servizio di traduzione serve anche le centrali di secondo livello: carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Emergenza sanitaria, Capitaneria di porto di Trieste. Le lingue maggiormente richieste nella giornata dell’Epifania sono state l’inglese, il tedesco, lo sloveno e il romeno.
Per quanto riguarda le chiamate di vera emergenza (892), 301 sono giunte dalla ex provincia di Udine, 245 dalla ex provincia di Trieste, 139 dalla ex provincia di Pordenone, 108 dalla ex provincia di Gorizia, trentatré da fuori regione. Sempre per le chiamate di vera emergenza, 502 sono state transitate alla Struttura operativa regionale emergenza sanitaria, 145 carabinieri, 122 Polizia di Stato, 55 Vigili del fuoco, due Capitaneria di Porto di Trieste.