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sabato, 19 Aprile 2025

Guida alle elezioni 2022: ecco le proposte in materia sanitaria

30.08.2022 – Le elezioni politiche del 25 settembre, che eleggeranno i Deputati e i Senatori della XIX Legislatura, si fanno sempre più vicine. Si tratta delle prime elezioni repubblicane che manderanno in Parlamento 400 eletti alla Camera dei Deputati e 200 al Senato (per effetto del referendum costituzionale del 2020 che ha portato alla riduzione del numero dei parlamentari), nonché delle prime elezioni in cui, per votare per il Senato, non sarà necessario aver compiuto i 25 anni di età. La legge elettorale con la quale ci recheremo alle urne sarà la legge 165/2017, detta Rosatellum dal nome del suo relatore, Ettore Rosato. Per non arrivare impreparati alla data del voto e scegliere consapevolmente come far valere il proprio diritto di esercizio della democrazia, è utile conoscere quante più cose possibili.

Nei giorni scorsi, dopo aver visto quali saranno le liste presenti sulla scheda elettorale del 25 settembre, abbiamo visto anche i candidati per la circoscrizione FVG sia alla Camera dei Deputati che al Senato. Abbiamo quindi deciso di proporre un confronto tra i programmi dei diversi schieramenti, secondo ambiti tematici. Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di esaminare e mettere a confronto i programmi dei candidati sul lavoro e sull’istruzione. Stavolta è invece il turno di un altro settore che ha accusato negli ultimi decenni moltissime difficoltà, esasperate soprattutto nell’ultimo biennio con l’insorgere del Covid19: la sanità.

La pandemia e le gravissime difficoltà incontrate nell’affrontarla, soprattutto nei primi mesi, hanno mostrato come sia importante tenere sempre aggiornato il piano pandemico nazionale. È questo uno degli aspetti che compaiono nel programma per la sanità del centrodestra (che ricordiamo essere stato presentato unitariamente dalle quattro liste che compongono la coalizione, ovvero Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati). Che, contro il covid, propone anche il potenziamento dei trasporti pubblici, in modo che ci siano più corse e quindi mezzi meno affollati, e l’implementazione della ventilazione meccanica dei locali chiusi. Ancora, nel programma di centrodestra figura l’aumento degli organici del personale della sanità e lo sviluppo della sanità di prossimità, oltre all’aumento dei fondi stanziati per la presa in carico delle persone con disabilità.

L’aumento degli organici figura anche nelle misure per la sanità presenti nei programmi del centrosinistra, che affronta anche il tema della sanità diffusa: il Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista punta anche sulle Case di Comunità, mentre PiùEuropa declina la tematica soprattutto sull’assistenza residenziale e territoriale. Sul potenziamento della prevenzione vertono le proposte dell’Alleanza Verdi-Sinistra e di Impegno Civico, che, come la lista europeista, puntano forte anche sull’aumento degli investimenti nella ricerca. Presente anche il tema dell’ammodernamento strutturale e tecnologico del sistema sanitario, nonché quello dei finanziamenti pubblici da portare allo stesso livello della media europea.

Il programma del terzo polo prevede invece una ridefinizione delle competenze ripartite tra Stato e Regioni. Anche nel programma di Azione-Italia Viva è presente il tema della prevenzione, così come quello degli investimenti nell’assistenza residenziale e domiciliare, che rientra nel quadro di una più ampia riorganizzazione della sanità territoriale. Per risolvere il problema della carenza di medici, il polo centrista propone poi di rendere più attrattiva la carriera sanitaria attraverso la velocizzazione della carriera dei professionisti e una semplificazione delle procedure per il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero.

Da parte del MoVimento 5 Stelle, invece arriva la proposta di riformare il Titolo V della Costituzione per far tornare la gestione della sanità direttamente nelle mani dello stato. I pentastellati chiedono inoltre l’aumento delle retribuzioni per gli operatori della sanità e l’incentivazione dei Pronto Soccorso. Forte l’attenzione sulle terapie innovative e sulla disabilità, con la proposta di potenziare i percorsi di vita per i disabili e di aumentare le tutele per i caregiver.

La statalizzazione del sistema sanitario si trova anche nel programma di Italia Sovrana e Popolare e in Unione Popolare, che hanno in comune anche il potenziamento della medicina territoriale. Da UP arriva inoltre la proposta di un deciso aumento della spesa pubblica per la sanità (che sia almeno al livello della media europea), che porti a un aumento dei posti letto e a maggiore assistenza, interamente gratuita, per gli anziani non autosufficienti, oltre alla reinternalizzazione di tutti i servizi precedentemente esternalizzati. Presente anche la proposta di ripristinare tutti i contratti a tempo indeterminato, da attuare comunque in tutti i settori dell’impiego pubblico.

ItalExit chiede invece l’immediata uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e la revoca di Green Pass e obbligo vaccinale. Nel programma di IE è presente l’aumento degli stipendi del personale sanitario e un piano di assunzioni, oltre che l’investimento sulla sanità territoriale anche attraverso la riapertura di ospedali precedentemente chiusi e l’apertura di nuovi centri, eliminando il concetto di azienda sanitaria. Presente anche la proposta di eliminazione del numero chiuso alle università di medicina e un nuovo modello del rapporto medico-paziente, non più basato su protocolli e linee guida, ma che permetta al medico una maggiore autonomia decisionale sulla base delle condizioni del paziente.

Da parte di Mastella-Noi di Centro arriva la proposta di potenziare la sanità territoriale e di rendere più trasparente la gestione, oltre che di utilizzare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre Alternativa per l’Italia si limita a chiedere l’eliminazione del Green Pass e dell’obbligo vaccinale, tema presente anche nel programma di Vita che chiede di fondare la sanità sulla cultura della prevenzione e di lasciare al paziente maggiore libertà di scelta terapeutica. Vita chiede anche che vengano riconosciute le malattie ambientali e, in ambito gestionale, che le nomine dei dirigenti nell’ambito medico non siano politiche.
[E.R.]

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