28.08.2022 – Le elezioni politiche del 25 settembre, che eleggeranno i Deputati e i Senatori della XIX Legislatura, si fanno sempre piรน vicine. Si tratta delle prime elezioni repubblicane che manderanno in Parlamento 400 eletti alla Camera dei Deputati e 200 al Senato (per effetto del referendum costituzionale del 2020 che ha portato alla riduzione del numero dei parlamentari), nonchรฉ delle prime elezioni in cui, per votare per il Senato, non sarร necessario aver compiuto i 25 anni di etร . La legge elettorale con la quale ci recheremo alle urne sarร la legge 165/2017, detta Rosatellum dal nome del suo relatore, Ettore Rosato. Per non arrivare impreparati alla data del voto e scegliere consapevolmente come far valere il proprio diritto di esercizio della democrazia, รจ utile conoscere quante piรน cose possibili.
Nei giorni scorsi, dopo aver visto quali saranno le liste presenti sulla scheda elettorale del 25 settembre, abbiamo visto anche i candidati per la circoscrizione FVG sia alla Camera dei Deputati che al Senato. Da oggi inizieremo invece un confronto tra i programmi dei diversi schieramenti, secondo ambiti tematici. A partire da uno dei principali problemi dell’attualitร del nostro Paese, il lavoro. Gli ultimi dati ISTAT rilasciati a inizio agosto e relativi al mese di giugno, mostrano un lieve incremento del tasso di occupazione in Italia (salito dello 0,2%), ma illustrano anche come la disoccupazione sia ancora alta (8,1%) e come sia addirittura cresciuta in modo preoccupante (+1,7%) tra i giovani, assestandosi al 23,1%. Evidente, dunque, come quella del lavoro sia una vera e propria prioritร per l’Italia, che chi ambisce a governare il Paese dovrร dimostrare di poter affrontare.
Partiamo dal programma che la coalizione di centrodestra (composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati e Lega, sebbene il Carroccio, oltre a sottoscrivere il programma unitario di coalizione, abbia presentato anche un proprio testo programmatico) ha presentato come unitario. Il primo punto che la coalizione di centrodestra pone nell’ambito del lavoro รจ quello della riduzione del cuneo fiscale a carico di lavoratori e imprese. Tra gli aspetti piรน interessanti, vi sono l’idea di defiscalizzare il welfare aziendale e i costi per garantire la sicurezza sul lavoro e il rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per l’occupazione femminile e giovanile, ma anche di disabili e di coloro che risiedono in zone svantaggiate. L’aumento dell’occupazione, per il centrodestra, passa anche da una maggiore flessibilitร degli strumenti occupazionali: in tal senso viene proposta dunque l’estensione dei voucher lavoro. Il centrodestra propone inoltre una facilitazione dell’accesso al credito per famiglie e imprese, ma anche incentivi all’imprenditoria femminile e giovanile, oltre che sostegno alle aziende che hanno un’elevata occupazione.
Il centrosinistra risponde diversamente. Ciascuna lista presente nella coalizione, infatti, si รจ presentata con un proprio programma autonomo. Il Partito Democratico-Italia democratica e Progressista pone la centralitร del lavoro tra i pilastri della propria azione di governo, dichiarando come obiettivi la lotta alle disuguaglianze, alla precarietร e al lavoro sommerso. A partire dal piano di assunzioni della Pubblica Amministrazione da attuare entro il 2026 e dalla riduzione del carico IRPEF, il PD si propone poi di rafforzare i contratti collettivi nazionali e di introdurre un salario minimo nei settori ad alta incidenza occupazionale, di imporre la retribuzione per gli stage e di rafforzare lo strumento dell’apprendistato. Per i dem, l’obiettivo รจ poi lottare contro il precariato, il lavoro sommerso e il caporalato, attraverso il rafforzamento dei controlli. Tra gli aspetti principali vi รจ inoltre l’obiettivo di rafforzare lo strumento dello smart working.
L’Alleanza Verdi-Sinistra, in ambito lavorativo, inserisce nel programma quelli che sono i propri principali cavalli di battaglia: dall’introduzione di un salario minimo legale quantificato in 10โฌ/h per tutti i settori alla riduzione dell’orario lavorativo a paritร di salario, passando per la lotta alla precarietร attraverso l’abolizione delle tipologie contrattuali che la favoriscono. A favore della stabilitร lavorativa vi รจ poi il punto del programma in cui l’AVS parla della protezione dei lavoratori contro i licenziamenti ingiustificati. Altro tema presente nel programma รจ quello della sicurezza sul lavoro, con l’introduzione di un Piano Nazionale per la prevenzione degli infortuni. AVS propone inoltre la reintroduzione di un sistema simile alla vecchia scala mobile, che permetteva di aumentare automaticamente i salari in relazione all’aumento dell’inflazione.
Piรน stringato il programma di Impegno Civico, che alla voce lavoro fa riferimento alla missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Inclusione e coesione” per favorire le politiche del lavoro, in particolare per aumentare le assunzioni a tempo indeterminato, con un occhio di riguardo alla sicurezza sul lavoro. I piani sul lavoro di PiรนEuropa partono giร dalla scuola: dalla regionalizzazione dei corsi oggi statali di istruzione professionale al coinvolgimento delle piccole imprese nel sistema dell’alternanza scuola/lavoro, con un rafforzamento del legame tra il sistema di formazione e il mondo lavorativo. PiรนEu propone inoltre un potenziamento dei contratti di apprendistato e una riduzione della discrezionalitร nei licenziamenti, oltre a misure che permettano una maggiore facilitร nella transizione da un lavoro all’altro del lavoratore, attraverso strumenti che ne agevolino la formazione e la certificazione delle competenze.
Alcune misure programmatiche del centrosinistra sul lavoro sono presenti anche nella parte del programma sul lavoro del MoVimento 5 Stelle, che prevede anch’esso l’introduzione di un salario minimo (commisurato in 9โฌ/h lordi) e il contrasto al precariato e a forme di lavoro come gli stage e i tirocini non retribuiti. Nel programma pentastellato (che prevede misure specifiche per l’occupazione femminile come la paritร salariale e la possibilitร di uscita anticipata dal mondo del lavoro) vi sono inoltre la riduzione dell’orario di lavoro a paritร salariale e il rafforzamento delle misure di sicurezza sul lavoro. Il punto piรน interessante รจ probabilmente quello in cui il M5S propone l’introduzione di un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che garantisca medesime tutele e diritti a tutti i lavoratori, autonomi o dipendenti che siano.
Salario minimo legale da rivalutare in base all’inflazione, contrasto a forme contrattuali che favoriscono la precarietร , sicurezza sul lavoro e abolizione della legge Fornero sull’etร pensionabileย sono invece le parole d’ordine sul mondo del lavoro di Unione Popolare, che si batte per l’abolizione del Jobs Act e per la riduzione degli orari lavorativi a paritร di salario, nonchรฉ per un grande piano di assunzioni nel pubblico impiego che avvicini l’Italia alla media europea di dipendenti pubblici per milione di abitanti e per l’obbligo di applicazione dei contratti collettivi anche da parte delle agenzie interinali.
Azione e Italia Viva rilanciano a loro volta l’introduzione del salario minimo, ma si schierano sostanzialmente contro il Reddito di cittadinanza (che definiscono “uno strumento pensato male”). Nell’ambito del RdC, dal terzo polo arriva la proposta della sua eliminazione dopo il primo rifiuto e della sua riduzione dopo due anni. Az-IV propone invece il coinvolgimento delle agenzie private nella guida al mondo del lavoro dei percettori del RdC e un potenziamento della formazione di questi ultimi, utilizzando ITS e scuole di alta formazione. Nel programma del progetto centrista vi รจ inoltre il sostegno alle aziende che investono nella formazione dei lavoratori e la promozione della flessibilitร regolare. Rimanendo tra i centristi, Mastella-Noi di Centro ritiene che solo il settore privato possa fornire una risposta sostenibile alla crisi dell’occupazione e propone, inoltre, di rispondere alla questione meridionale attraverso l’inclusione delle migliori professionalitร nell’ambito della progettazione europea.
Tra le forze antisistema, quella che espone piรน dettagliatamente il proprio programma in materia di lavoro รจ Italexit. che propone di ridurre drasticamente l’utilizzo di forme contrattuali che favoriscono la precarietร e l’eliminazione del Jobs Act, puntando piuttosto sull’aumento della forza contrattuale dei lavoratori, attraverso una maggiore possibilitร di contrattazione collettiva e favorendone la compattezza, mentre per quanto riguarda gli incentivi per le assunzioni, IE ritiene che debbano essere riservati alle piccole e medie imprese. Piรน in generale, la proposta di IE รจ quella di far rientrare la legislazione sul lavoro all’interno della cornice della Costituzione. Italia Sovrana e Popolare parla di abrogazione di tutte le leggi che favoriscono la precarietร e della legge Fornero e del ripristino dell’articolo 18, introducendo un salario minimo di 1200โฌ mensili e la scala mobile. Per quanto riguarda Vita, i punti sul lavoro riguardano il contrasto alla disoccupazione tecnologica, l’abolizione degli ordini per l’accesso alle libere professioni, la salvaguardia della produzione italiana e sburocratizzazione e agevolazioni per attivitร locali, partite iva, piccole e medie imprese. Da Alternativa per l’Italia l’idea รจ invece quella di agevolare le microimprese favorendole come strumento di contrasto alla disoccupazione.
Questo รจ quanto le liste che saranno presenti sulla scheda elettorale domenica 25 settembre propongono in tema di lavoro. Nei prossimi giorni, analizzeremo ulteriormente i programmi elettorali, per vedere quali sono le intenzioni di chi si candida a governare il paese in altri importantissimi ambiti.
[E.R.]