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domenica, 16 Marzo 2025

Ospedale Udine, Anaao: “Stop attività non urgenti, ospedale a servizio casi Covid”

04.12.2020 – 12.45 – Anaao Assomed richiede lo stop di attività non urgenti, come, per esempio, l’attività ambulatoriale, l’attività chirurgica non urgente, l’endocrinologia e l’oculistica per poter mettere tutto l’ospedale di Udine al servizio dei casi Covid.
Dopo le giornate di fuoco di inizio settimana, con le immagini delle ambulanze in coda – situazione che sembra ora essere migliorata –  e la lettera di denuncia sulla situazione firmata dai oltre venti medici, arriva la richiesta da parte del sindacato dei dirigenti dei medici al fine di mettere spazio e personale al servizio di un’emergenza senza precedenti. “L’ospedale sta affogando – pronuncia ai microfoni del TGR Friuli Venezia Giulia il segretario regionale di categoria Valtiero Fregonese La chiusura deve essere temporanea“.

È un appello che trova man forte nelle parole nel direttore generale dell’Azienda Friuli Centrale, Massimo Braganti: “Abbiamo già dato questa indicazione a fronte della segnalazione; rinnoverò questa attenzione ai vari direttori in presidio”.
E, alla domanda su cosa potrebbe ancora chiudere, risponde: “Eventualmente quelle prestazioni dalle quali posso recuperare personale: ci possono essere delle prestazioni ambulatoriali dalle quali, allorché chiudendole, non garantisco alcun recupero di personale e, siccome non abbiamo solo il Covid ma dobbiamo garantire la salute di tutti i cittadini, è su questa partita qui che dobbiamo cercare di misurare veramente tutte le azioni da fare”. È certo che non saranno toccate le urgenze e l’oncologia. Per quanto riguarda l’attività di screening, interrotta nella prima ondata, si sta ancora valutando.

Nel frattempo, la sera del dicembre, ha avuto luogo un’ispezione durata più di due ore (dalle 21 alle 24) da parte dei Nas di Udine, riporta ancora il TGR, che si è concentrata sul pronto soccorso Covid verificando gli ingressi, gli ambienti e le procedure.
A tal proposito Braganti ha commentato: “Con tutte le segnalazioni che ci sono state, mi sembra anche normale. Da questo punto di vista, rientra nelle attività che possono essere svolte e, anzi, sono a tutela non solo nostra della direzione, ma degli operatori e degli utenti”.

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