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martedì, 29 Aprile 2025

Mandato di arresto europeo, in carcere donna accusata di far parte di un gruppo internazionale di passeur

28.12.2024 – 16.40 – La Polizia di Stato di Udine, tramite gli agenti della Squadra Mobile della Questura friulana, con il coordinamento della Procura Generale di Trieste e della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha tratto in arresto una donna, K.E., 63 anni, di cittadinanza slovacca in esito ad una Mandato di Arresto Europeo.

Il 18 dicembre scorso la Polizia slovacca, su impulso della Polizia di Udine, ha dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’Ordine di carcerazione emesso lo scorso 1° ottobre dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Trieste.

La donna era destinataria di un provvedimento restrittivo che prevede la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione perché facente parte di un gruppo criminale transnazionale, con articolazioni in Italia, Romania, Repubblica Ceca e Slovacca, che fra il 2007 ed il 2009 aveva fatto giungere in Italia un numero considerevole di immigrati clandestini, originari dell’India e del Pakistan.

L’indagine, compiuta dalla Squadra Mobile di Udine, aveva permesso di disarticolare l’intero gruppo, rintracciando elementi d’indagine che avevano permesso di acclarare il ruolo verticistico della donna, quale organizzatrice di numerosi trasferimenti di migranti verso l’Italia ed il centro Europa, sfruttando i mezzi della ditta di trasporti che la stessa dirigeva.

Ad avvenuta condanna, la Procura Generale di Trieste ha emesso il provvedimento di carcerazione, ed il relativo Mandato di Arresto Europeo.

Le prime risultanze davano conto dell’irreperibilità della donna in Italia e per questo, l’investigazione permetteva di rintracciarla nella nazione di origine a Bratislava, grazie al coordinamento del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia ed il supporto dell’esperto per la sicurezza italiano, referente per l’area geografica in questione. Sono in corso le procedure estradizionali.

L’attività di ricerca compiuta dalla Squadra Mobile della Questura di Udine, ha permesso, nel 2024, di rintracciare 21 i soggetti stranieri destinatari di misure coercitive emesse da Procure italiane, rintracciati in 12 nazioni europee ed originari di 11 stati diversi (Europa, Africa ed Asia).

Inoltre sono 13 i condannati estradati in Italia per scontare pene detentive, precedentemente arrestati in 8 diverse nazioni europee.

Fra questi si segnala l’arresto di un rapinatore croato che deve scontare una pena di 7 anni, rintracciato nella sua nazione di origine e l’estradizione di un uomo originario della Repubblica Ceca, condannato a 5 anni e 6 mesi, perché ritenuto organico ad una organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dai paesi dell’est Europa verso l’Italia.

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