24.04.2021 – 08.45 – “Un momento di riflessione solenne, ma anche concreto”. Così l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha definito le audizioni di ieri del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, parlamentari ed europarlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia al Tavolo per la terza ripartenza promosso dal Consiglio regionale – istituito dal suo presidente Piero Mauro Zanin. Un percorso condiviso che vuole concentrarsi sulle ricadute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e sul futuro del territorio.
“La Regione è pronta a ripartire” ha affermato Zilli “con cantieri e con proposte progettuali condivise, per gettare le basi di un futuro nuovo convogliando le risorse che giungeranno sul nostro territorio dal Pnrr e coordinandole con i 350 milioni triennali che abbiamo già disposto nella manovra finanziaria in collegamento con i fondi dei programmi europei Por Fesr 2014-20 e 2021-27“.
Tutti concordi sulla scelta del metodo, ovvero di puntare su progetti rapidamente cantierabili e di seguirne con grande scrupolo la fase attuativa. “Ogni proposta” ha osservato la deputata leghista Aurelia Bubisutti “deve creare ricchezza, perché non dobbiamo dimenticare che molte di queste risorse dovremo restituirle”. Dal canto suo l’europarlamentare leghista Elena Lizzi ha invitato i rappresentanti delle istituzioni a non sottovalutare “la complessità della base giuridica” su cui si fonda il Recovery Plan, e a tenere ben conto dell’attività di sorveglianza che l’Unione europea svolgerà sull’uso dei fondi e sulle riforme. Dalla deputata forzista Sandra Savino è giunto infine un sentito appello a non sottovalutare il pericolo delle infiltrazioni mafiose, attirate dalla massa di finanziamenti in arrivo. A tal proposito, proprio al fine di approfondire la problematica in fase di attuazione delle opere, il presidente del Consiglio si è detto disponibile ad invitare al Tavolo il presidente della Commissione nazionale antimafia, la stessa Savino e Michele Penta, presidente dell’Osservatorio Fvg.
Numerosi i punti di contatto emersi nel corso delle audizioni; centrale in molti degli interventi il tema degli investimenti sul Porto di Trieste, che rientrano in una visione di più ampio respiro che mira allo sviluppo del sistema logistico di tutto il territorio nel suo complesso. A tal proposito il ministro ha dato certezze sul finanziamento dei progetti relativi allo scalo giuliano: “I 388 milioni sono confermati“. La posta, ha spiegato Patuanelli, fa parte del Fondo complementare che il ministro dell’ Economia e delle Finanze Daniele Franco ha istituito a fianco del Piano. Un capitolo parallelo al Pnrr che però godrà della stessa dotazione normativa, con una procedura snella che prevede una Commissione Via e una Soprintendenza dedicate a quel solo blocco di opere.
Ancora sul tema del Porto si sono espressi il vicepresidente della Camera Ettore Rosato di Italia Viva, evidenziandone l’importanza rivestita non solo per il territorio regionale ma anche per la logistica di tutto il Paese; e il deputato di Forza Italia Roberto Novelli, che ha parlato di “superare una volta per tutte particolarismi e divisioni” sul tema, “sostenendo con forza l’investimento”.
Oltre alla logistica Patuanelli ha poi citato gli investimenti sui contratti di filiera, meccanizzazione, parco attrezzi, riforestazione e digitalizzazione, annunciando che sarà introdotta la possibilità di ricavare risorse aggiuntive da attività secondarie come la produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di coniugare sostenibilità ambientale ed economica. Centrale negli interventi, anche il tema dell’innovazione, con il sostegno alla digitalizzazione per rendere attrattive anche le aree lontane dai grandi centri abitati, e quello della sanità territoriale. “Serve il rafforzamento della sanità territoriale e dell’assistenza domiciliare” ha affermato in merito la senatrice di Forza Italia Laura Stabile, parlando di rilancio dei piccoli ospedali, “per decongestionare quelli più grandi”. Un modello, ha evidenziato allo stesso modo Novelli, volto alla riorganizzazione della rete di piccoli ospedali, con un elemento imprescindibile: “le persone che vi lavorano e le loro competenze”.
“Pari opportunità e occupazione femminile, lavoro ecosostenibile, digitale e infrastrutture” sono stati i quattro pilastri indicati come prioritari dalla senatrice Tatjana Rojc; mentre i deputati del Movimento Cinque Stelle Sabrina De Carlo e Luca Sut hanno ribadito l’importanza della rivoluzione verde, per coniugare ambiente e sviluppo dell’industria, con una riconversione green delle aziende.
Il Tavolo per la terza ripartenza, “apre una stagione nuova” ha affermato Zilli, “perché qui ognuno rappresenta gli interessi del Friuli Venezia Giulia al netto delle appartenenze politiche. Noi in questi mesi abbiamo fatto un’ampia raccolta dei fabbisogni e quando i contenitori saranno pronti dovremo soltanto incanalarli”.
Il Tavolo tornerà a riunirsi lunedì 26 aprile per elaborare una risoluzione sui numerosi spunti emersi in questo primo mese di lavori, con l’auspicio, ha concluso Zanin, “che il documento possa essere votato all’unanimità martedì prossimo in Consiglio”.
n.p