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sabato, 19 Aprile 2025

Assestamento, Pellegrino (Avs) ‘Da assessore no risposte’

06.07.2023 – 18.00 – “Non c’è niente da fare, l’assessore Riccardi non intende rispondere alle questioni che gli vengono poste e considera, spesso con evidente ostilità, i consiglieri di opposizione un fastidio di cui farebbe volentieri a meno.” Lo stigmatizza la consigliera Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) che oggi, in Commissione III, ha richiesto all’assessore alcuni chiarimenti sui dettagli dell’art. 8 del disegno di legge di assestamento del bilancio regionale per il triennio 2023- 2025.

“Non ho avuto le risposte cui credo di aver diritto, in quanto componente del Consiglio regionale e intervenuta in sede di Commissione, in particolare alle domande sull’esistenza eventuale di uno sforamento di spesa relativamente all’acquisto dei dispositivi medici, cioè della situazione che attraverso l’iniquo meccanismo del pay back, per il triennio 2015 – 2018, obbliga le imprese fornitrici a partecipare alla chiusura delle falle nei conti regionali, con costi insostenibili per i bilanci aziendali, tali da costringere molti alla chiusura e ai licenziamenti del personale.”

Prosegue Pellegrino: “La situazione di crisi di questo settore, causata dall’enormità del pay back, non sembra preoccupare l’assessore Riccardi, che anzi si vanta della propria oculata amministrazione: senza essere incauti, questo ci permette di assicurare agli imprenditori fornitori di dispositivi medici che dal 2018 in poi non rischieranno più di dover contribuire con risorse private al superamento del tetto della spesa pubblica.”

“Tuttavia, per il pregresso – aggiunge Pellegrino – avrei voluto sentire che l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, in attesa dei pronunciamenti di merito sulle migliaia di ricorsi amministrativi e delle azioni del Governo, non intende avvalersi della facoltà di compensazione, rinunciando cioè ad utilizzare i crediti delle imprese fornitrici per compensare quanto dalle stesse dovuto alla Regione. ”

“Nessun approfondimento chiarificatore nemmeno sulle azioni previste per il piano straordinario diretto ad ottimizzare l’organizzazione nella prospettiva dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie prenotate fino al 31 dicembre 2023. Mi pareva ragionevole voler capire cosa sia il reclutamento di personale sanitario con assunzioni a tempo determinato e in deroga ai Contratti collettivi di settore o integrare gli acquisti di prestazioni da privati titolari di accordi contrattuali per un maggior recupero delle prestazioni non erogate dalle strutture pubbliche. Mancando chiarimenti, non resta che immaginare si tratti dell’ennesima esternalizzazione ai privati a scapito del SSR, sempre più svilito e depauperato da un quinquennio legislativo che ha demonizzato il pubblico acquistando prestazioni dai privati accreditati”
[c.s.]

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