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sabato, 19 Aprile 2025

Verso le elezioni di settembre: i parlamentari Fvg scenderanno da 21 a 12

28.07.2022 – 11.50 – Partiti e movimenti politici scaldano i motori in vista delle elezioni del 25 settembre. Sarà una campagna elettorale flash, che animerà l’estate degli italiani. Chi sarà chiamato a subentrare il governo di Mario Draghi lo si saprà a urne chiuse, con il nuovo Parlamento che sarà profondamente diverso da quello di oggi. Non solo per i nomi dei suoi componenti, ma soprattutto per i numeri, dopo l’entrata in vigore della riforma sul taglio dei parlamentari. Nel 2018, alle ultime politiche, il Fvg mandò a Roma 13 deputati e 8 senatori. Tra pochi mesi il loro numero scenderà del 40%, assestandosi a 8 e 4. E’ immaginabile, quindi, una “corsa” al posto in lista piuttosto frenetico, tra chi cercherà una conferma e i nuovi pretendenti. A cambiare saranno anche i collegi, con Carnia e Valcanale che, alla Camera, faranno comunella con il Pordenonese, e con l’Isontino che sarà associato a Trieste. In pratica il Friuli Venezia Giulia verrà suddiviso in tre collegi uninominali alla Camera e in uno regionale al Senato, con il resto dei parlamentali che sarannoà eletto in quota proporzionale. 

Stando ai sondaggi, i partiti destinati a prendere il maggior numero di voti saranno Fratelli d’Italia e Pd. A seguire Lega, Forza Italia, Movimento Cinque Stelle e tutti gli altri. Però saranno le coalizioni a risultare vincenti, e a tal proposito il centrodestra pare favorito nella corsa a Montecitorio, tallonato dal centrosinistra. I giochi sono solo all’inizio, e da qui al 25 settembre se ne vedranno delle belle. Soprattutto prima del 22 agosto, termine per la presentazione delle liste ( i simboli invece, vanno presentati entro il 14 agosto). A rappresentare l’ago della bilancia potrebbe essere il partito dell’astensionismo: dopo quello che si è visto in Parlamento ultimamente, con la cacciata di Draghi, è facile immaginare che quasi un italiano su due preferisca restarsene a casa piuttosto che dare fiducia a questa classe politica, dimostratasi incapace di affrontare le criticità quotidiane dei cittadini, a cominciare con il caro bollette per finire con il preoccupante aumento dell’inflazione. 

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