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sabato, 19 Aprile 2025

Kyiv, missili contro la missione Onu. L’Occidente risponde armando l’esercito ucraino

30.04.2022 – 07:10 – António Guterres, il Segretario generale delle Nazioni Unite in missione di pace che ha incontrato prima Putin e poi Zelensky, si è detto scioccato per i bombardamenti contro il centro di Kyiv nelle ore in cui era ospite in città. Proprio durante la sua visita, cinque missili sono stati lanciati contro la capitale ucraina. I russi hanno dichiarato di aver colpito solamente obiettivi strategici, come fabbriche di armamenti. In realtà tra i bersagli c’è anche un complesso residenziale, in cui è rimasta uccisa la giornalista Vera Girich. Un missile è caduto vicino all’albergo in cui pernottava il Segretario Guterres stesso, che ha definito l’attacco russo una sconfitta per l’Onu.

L’associazione no-profit Presidium Network fa sapere che due volontari britannici impegnati in attività di assistenza umanitaria sono stati rapiti dai russi. Secondo il co-fondatore dell’organizzazione, Dominic Byrne, i due stavano cercando di evacuare una famiglia ucraina quando sono stati raggiunti da alcuni soldati che li hanno arrestati con l’accusa di compiere attività di spionaggio. Per le Ong è estremamente difficile e rischioso operare in Ucraina, perché il fuoco delle armi russe non risparmia nemmeno le associazioni impegnate a fornire aiuti alla popolazione. Molte di esse lavorano ai confini degli Stati prossimi all’Ucraina, in modo da poter prestare soccorso ai profughi appena abbiano valicato la frontiera, senza rischiare di finire direttamente nel mirino dell’esercito invasore.

Continuano intanto ad arrivare aiuti militari all’esercito di Kyiv. Secondo quanto riferito, la Polonia ha fornito all’Ucraina oltre 200 carri armati T-72 e diverse dozzine di veicoli di fanteria, un equipaggiamento sufficiente ad armare due brigate. Anche gli aiuti promessi da Joe Biden nei giorni scorsi arriveranno. Camera e Senato statunitensi hanno approvato una misura che consentirà al Presidente di servirsi di una legge risalente al 1941, allora destinata a contrastare Hitler, per fornire più rapidamente armi all’Ucraina.

Stando a quanto riportato dal New York Times, è probabile che i paesi dell’Unione Europea approvino già la prossima settimana un embargo graduale sul petrolio russo, dando così il via a una misura a lungo rinviata che ha diviso i membri del blocco. L’embargo petrolifero sarà il passo più importante nel sesto pacchetto di sanzioni dell’UE da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio. Il pacchetto includerà anche sanzioni contro la più grande banca russa, la Sberbank, che è stata finora risparmiata.

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