
19.03.2021-12.59 – È stata celebrata, ieri, la prima Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime del Covid. Il 18 marzo dello scorso anno fecero il giro del mondo le immagini della lunga fila di camion dell’esercito italiano impegnati a trasportare da Bergamo le bare delle persone morte a causa del virus, ai forni crematori delle altre regioni. Alcune di esse arrivarono anche in Friuli-Venezia Giulia.
“Lo Stato c’è e ci sarà”- a dirlo è stato il Premier Mario Draghi– alla Cerimonia Nazionale in memoria per le vittime del covid. “Non possiamo abbracciarci – ha aggiunto- ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci più uniti. Siamo a qui a promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente seguite e protette ”. Draghi ha deposto una corona di fiori nel cimitero monumentale della città e ha inaugurato il “Bosco della Memoria” con la messa a dimora dei primi cento alberi.
A Udine, un minuto di raccoglimento davanti a Palazzo D’Aronco, sede del municipio, del Sindaco Pietro Fontanini . “Abbiamo fatto, anche a Udine, questa cerimonia perché purtroppo anche da noi ci sono stati più di 300 morti in questo periodo di pandemia da coronavirus, soprattutto in questa ultima parte del 2020 e inizio 2021. Non eravamo stati toccati in maniera così forte all’inizio della pandemia, purtroppo adesso anche la città soffre. Ci sono stati tanti lutti e questa cerimonia, fatta in tutta Italia, vuole essere un segno di solidarietà e vicinanza alle famiglie che hanno perso persone care decedute a causa del coronavirus. Siamo ancora in piena pandemia, è necessario continuare a mantenere le distanze, le mascherine, stare a casa il più possibile, perché sappiamo che solo così, in attesa di fare tutti i vaccini, riusciremo a sconfiggere questa terribile pandemia”, conclude il primo cittadino della città.