19.03.2021-07.45 – La situazione in Friuli-Venezia Giulia non accenna ad un miglioramento. Nonostante le restrizioni dovute alla zona rossa i parametri continuano a peggiorare. L’indice Rt, secondo le prime anticipazioni della bozza di monitoraggio dell’ISS, continua a salire. Dall’1.39 della scorsa settimana siamo passati a 1.42, con intervallo compreso tra 1.38 e 1.47. L’impennata della curva è evidente e nelle ultime settimane è quasi scomparsa la quota di asintomatici. Questa diminuzione potrebbe essere dovuta alle difficoltà di intercettare i contatti stretti positivi, privi di sintomi ma potenzialmente contagiosi. 1600 persone che, la settimana scorsa, si sono infettate non hanno saputo spiegare da chi sono stati contagiati. Il sovraccarico da lavoro dei dipartimenti di prevenzione è tale, che si è abbassata dal 98 per cento al 94 la percentuale di casi a cui è stata eseguita un’indagine epidemiologica per la ricerca dei contatti stretti. I problemi più gravi, in questo momento, li continua ad affrontare l’azienda sanitaria del Friuli centrale.
È aumentato rapidamente anche l’indice di occupazione delle terapie intensive che è salito dal 34 per cento al 44, mantenendosi ancora al di sopra della percentuale di allerta nazionale fissata al 30 per cento. È cresciuta dal 37 per cento al 42 l’occupazione degli altri reparti, anche in questo caso superiore alla soglia fissata al 40 per cento. Valori che confermano come in Friuli-Venezia Giulia il virus continui a propagarsi velocemente.
Un dato importante è stato fornito anche dalla Fondazione Gimbe. Nel suo consueto monitoraggio indipendente, “i parametri del Friuli Venezia Giulia, dal 10 al 16 marzo, presentano tutti un peggioramento, a partire dai casi positivi testati attualmente su ogni 100.000 abitanti, che sono saliti a 1.225”. Da questi dati è anche emerso che la nostra regione, in questo intervallo di tempo, ha avuto il maggior incremento dei casi in Italia, saliti del 38.1%.
Secondo il bollettino, comunicato quotidianamente dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi: ieri in Friuli Venezia Giulia su 8.525 tamponi molecolari sono stati rilevati 724 nuovi contagi con una percentuale di positività dell’8,49 per cento. Sono inoltre 3.915 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 334 casi (8,53 per cento) per un totale di 1.058 positivi. I decessi registrati sono 19 (+5); i ricoveri nelle terapie intensive sono 77 (+1) mentre quelli in altri reparti risultano essere 545 (+7). Lo comunica il vicegovernatore alla salute Riccardi.“
I decessi complessivamente ammontano a 3.076, con la seguente suddivisione territoriale: 677 a Trieste, 1.574 a Udine (+12), 616 a Pordenone e 209 a Gorizia. I totalmente guariti sono 67.952, i clinicamente guariti 2.707, mentre quelli in isolamento oggi risultano essere 14.904.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 89.261 persone con la seguente suddivisione territoriale: 16.546 a Trieste, 42.806 a Udine, 18.176 a Pordenone, 10.734 a Gorizia e 999 da fuori regione.“
Nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 2 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali e uno tra gli operatori sanitari all’interno delle stesse. Sul fronte del Sistema sanitario regionale da registrare nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di un infermiere e un amministrativo; nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di un medico e un amministrativo. Infine, da evidenziare il rientro di una persona contagiata dalla Corea del Sud.