11.11.2021-08.30 – Eccoci arrivati al piatto forte: la presentazione del percorso della centocinquesima edizione della Corsa Rosa è arrivata ieri (mercoledì 10 novembre) al suo quarto episodio, con la presentazione delle Tappe di Montagna, quelle che probabilmente risulteranno decisive per la classifica generale e che, sicuramente, regaleranno grandissime emozioni agli appassionati. Nei giorni scorsi erano state presentate, nell’ordine: la Grande Partenza dall’Ungheria (presentata giovedì 4 novembre); le Volate (presentate lunedì 8 novembre); le Tappe Mosse (mostrate al pubblico martedì 9 novembre). Oggi (giovedì 11 novembre) sarà svelato anche l’arrivo del Giro2022, con il percorso che sarà finalmente interamente noto.
Saranno sei, in totale, le grandi giornate di montagna che impegneranno i corridori della carovana rosa: la prima sarà quella dell’Etna, dove i ciclisti arriveranno scalando il versante del Rifugio Sapienza dopo essere partiti da Avola, per un totale di 166km e 3580m di dislivello; il secondo arrivo in quota sarà quello del mitologico Blockhaus, in Abruzzo, arrivo della tappa in partenza da Isernia e lunga 187km con 4990m di dislivello. Abbandonato il sud Italia, i successivi arrivi in quota saranno a Cogne, dove si arriverà da Rivarolo Canavese dopo 177km e 4030m di dislivello. Si andrà quindi in Valtellina, con la tappa tra Salò e l’Aprica, lunga 200km e con 5440m di dislivello, mentre successivamente sarà la volta della frazione tra Ponte di Legno e Lavarone, di 165km per 3740m di dislivello. L’ultimo arrivo in quota sarà il tappone dolomitico tra Belluno e la Marmolada, scalata dal passo Fedaia, che impegnerà i corridori per 167km e 4490m di dislivello.
Avola-Etna, verso il Rifugio Sapienza dal versante meridionale
Il primo grande arrivo in salita sarà quello del Rifugio Sapienza, sull’Etna, che verrà scalata dal versante di Nicolosi. La tappa partirà da Avola, per poi muoversi lungo l’entroterra siciliano verso la piana di Catania. La tappa sarà mossa sin dall’inizio, quando i corridori saliranno verso lo svincolo di Buccheri. Da lì in poi, si tornerà a scendere di quota, fino a Scordia, da cui incomincerà un tratto tendenzialmente pianeggiante fino a Paternò, dove è situato il primo Traguardo volante di giornata. Dopo il secondo traguardo volante, quello di Ragalna, si incomincerà la salita vera e propria verso il Rifugio Sapienza, che verrà raggiunto scalando il vulcano dal versante sud.
Isernia-Blockhaus, il gigante della Maiella verrà scalato due volte
Il secondo arrivo in quota porterà il gruppo a scalare il massiccio del Blockhaus, che verrà scalato due volte: la prima dal passo Lanciano, la seconda dalla parte di Roccamorice. Si parte da Isernia, per salire subito verso il primo Gran Premio della Montagna di Roccaraso, salita di seconda categoria. Dopo lo scollinamento, si scenderà (seppur con qualche breve salita durante il tragitto) fino al Traguardo Volante di Filetto. Non ci saranno, di fatto, tratti pianeggianti, visto che il percorso sarà pieno di saliscendi. Da Pretoro inizia la prima scalata al Blockhaus dal passo Lanciano (che sarà GPM di prima categoria), a cui seguirà la ripida discesa verso Scafa. Si tornerà a salire fino al Traguardo Volante di Roccamorice e, dopo un breve tratto pianeggiante, inizieranno gli ultimi 14, lunghi, km di scalata verso l’arrivo, che darà anche punti per la classifica scalatori, essendo GPM di prima categoria.
Rivarolo Canavese-Cogne, le lunghe salite alpine
Si sale dunque verso le Alpi Occidentali. Si parte da Rivarolo Canavese, con la prima parte che, pur tra qualche ondulazione, sarà sostanzialmente priva di asperità, in modo da permettere ai velocisti di arrivare a giocarsi i punti per la maglia ciclamino al primo traguardo volante a Pollein. Da lì in poi, inizia il lavoro degli scalatori: si salirà infatti per 14km verso il GPM di prima categoria di Pila-Les-Fleurs. Dopo la discesa, da Aymavilles si torna a salire verso il GPM di prima categoria di Verrogne, situato al termine di una salita lunga 20km. Si passerà di nuovo da Aymavilles, da cui si intraprenderà poi l’ultima salita di 23km, quella verso l’arrivo di Cogne, valida sia come GPM di prima categoria che come arrivo di tappa.
Salò-Aprica, tre GPM di prima categoria, si va sul Mortirolo
Sempre sulle Alpi la quarta tappa di montagna del Giro2022, che partendo da Salò arriverà all’Aprica. La tappa prevede ben tre GPM di prima categoria: il primo condurrà sulla cima di Goletto di Cadino, posta in vetta a una salita lunga ben 20km e che fu scalata l’ultima volta nel 1998, nella tappa che vide il successo di Marco Pantani a Montecampione. Si torna a valle, fino a Breno, da cui la strada torna a salire con pendenze leggerissime fino al Traguardo Volante di Edolo, da cui poi si salirà per 17km verso il Mortirolo, dal versante di Manno. Dopo lo scollinamento, si scende verso Grosio, prima di intraprendere la breve ma pungente salita verso il Traguardo Volante di Teglio. Da Tresenda inizierà l’ultima salita, lunga 14km verso Santa Cristina dove sarà posto l’ultimo GPM e da cui inizierà la discesa verso l’Aprica degli ultimi 6km.
Ponte di Legno-Lavarone, tappa…al Vetriolo
La tappa tra Ponte di Legno e Lavarone è sicuramente una di quelle che può cambiare le carte in tavola. Sin dalla partenza si sale per scalare il passo del Tonale, da cui inizierà una lunga fase di discesa che porterà la corsa ad attraversare l’Adige, fino al primo GPM di giornata, di terza categoria, verso Giovo. Si entrerà nella Valsugana e, tra diversi saliscendi, si arriverà al Traguardo Volante di Pergine Valsugana, da cui poi inizierà la ripida scalata di 12km verso il passo del Vetriolo, arrivo del GPM di prima categoria. Si torna a scendere, andando verso il Traguardo Volante di Caldonazzo, e da qui si inizierà la difficile salita del Menador, ricca di tornanti e gallerie, fino al GPM di prima categoria del Monte Rovere. Abbastanza ondulati gli ultimi 8km che condurranno all’arrivo di Lavarone.
Belluno-Marmolada, tappone dolomitico e Cima Coppi sul Pordoi
Ed ecco dunque l’ultimo degli arrivi in salita, quello della Marmolada, scalata dal passo Fedaia. Tappone dolomitico, quello in partenza da Belluno che comprenderà anche la Cima Coppi di questa edizione, posta quest’anno ai 2239m di altitudine del Passo del Pordoi. Se i primi 63km circa saranno tutto sommato tranquilli, la corsa sarà dura subito dopo il Traguardo Volante di Cencenighe Agordino, da cui inizierà la scalata di 18km al passo San Pellegrino, con pendenze che arriveranno a superare il 15%. Dopo lo scollinamento e la discesa verso Moena, la strada torna a salire, anche se fino a Canazei le pendenze saranno tutt’altro che proibitive. Da lì in poi, con l’inizio della scalata verso il Pordoi, sarà di nuovo corsa dura, perché sebbene le pendenze non siano proibitive il prestigio di conquistare la Cima Coppi dovrebbe motivare i migliori a dare il 100%. Dopo lo scollinamento si arriverà a Caprile e da lì, di nuovo, la salita, che stavolta sarà dura, dal passo Fedaia (le pendenze, soprattutto nell’ultima parte dell’ascesa, saranno costantemente sopra il 10%), dove si chiuderà la tappa.
E.R