03.03.2021 – 09.43 – “ Se per le aree di Pordenone e Trieste l’incidenza dei contagi non è esplosa- afferma il presidente della Regione Massimo Fedriga-, la situazione delle ex province di Udine e Gorizia è preoccupante. Servono misure rigorose, efficaci ma anche accettabili per coniugare la tutela della salute con le esigenze economiche e sociali. Ci attendono scelte difficili, ma continuiamo a lavorare pancia a terra per fronteggiare uniti la nuova ondata virale.”
È la provincia di Udine l’area in cui la diffusione del contagio corre più velocemente, ieri con 364 nuovi casi, nel giro di 24 ore, su di un totale 479 di tutta la regione. Area in cui si prospetta la didattica a distanza ed il ritorno a zona arancione. Se si analizzano i dati per provincia solo quella di Udine risulta sopra il livello di attenzione, con 340 casi ogni 100.000 abitanti. E’ dodicesima in Italia per incidenza. Rimanere in zona gialla rappresenta un rischio non solo per la scuola, avendo superato i 250 casi su 100.000 abitanti, limite comunicato dal nuovo Dpcm firmato da Draghi che entrerà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile. I contenuti verranno illustrati stasera dalla Gelmini e Speranza. Il nuovo Dpcm sarà la base per le restrizioni su cui Massimo Fedriga prenderà i provvedimenti, potrà essere applicato anche solo per province e comuni e non necessariamente a tutta la regione.