19.08.2021-12.42 – “Promossi dalla Corte dei Conti, orgogliosi dei servizi erogati, rispettosi della tradizione del Friuli: l’utilizzo delle risorse pubbliche è oculato e rigoroso”. Queste le parole del sindaco di Udine Pietro Fontanini, secondo cui “lo studio della Corte dei Conti certifica il buon governo della nostra amministrazione e dimostra quanto sia radicata nell’identità e nella cultura friulana la capacità di investire con attenzione ed evitare di scialacquare i denari pubblici”.
Ancora Fontanini: “La nostra spesa pubblica, in tre anni, è rimasta pressoché stabile, registrando un lievissimo aumento (del 2%) che deve essere interpretato secondo la chiave di lettura corretta: in questo periodo, abbiamo assunto 20 nuovi agenti della polizia locale per aumentare la sicurezza in città, abbiamo avviato il percorso di raccolta differenziata spinta porta a porta che garantirà risultati in tempi medi e si rivelerà lungimirante e preziosa a lungo termine, abbiamo attuato un turnover dei dipendenti innestando nuove risorse a fronte delle quiescenze, abbiamo ridotto il numero di dirigenti comunali e garantito nuovi servizi e lavori alle scuole”.
Fontanini aggiunge: “Per onestà intellettuale, mi complimento con Pordenone per i risultati ottenuti. Un’eventuale competizione è utile nella misura in cui spinge gli amministratori a fare sempre meglio per i propri cittadini. La spesa comunale pro capite varia da territorio a territorio. La più alta si registra nella provincia di Trieste (349 euro), che precede Gorizia (291), Udine (278) e Pordenone (240)”.
Chiude il sindaco: “Questi confronti devono essere sempre fatti con consapevolezza. Le Regioni e le Province Autonome hanno costi non paragonabili alle Regioni a Statuto Ordinario. Questo è un equivoco che viene cavalcato dai nemici dell’autonomia: il bilancio si fa a parità di condizioni. Noi, per esempio, ci paghiamo la sanità interamente con fondi regionali. Succedesse in alcune regioni ad altre latitudini, scoppierebbero i bilanci”.