13.08.2021-12.54 – Chiara Cainero, classe 1978, è una campionessa udinese della specialità skeet nel tiro al volo. Prima donna italiana, in tale disciplina, a vincere una medaglia d’oro olimpica. Trionfò alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e conquistò l’argento a quelle di Rio nel 2016. All’attivo, oltre ad una serie di innumerevoli premi a livello internazionale, ha partecipato in più di vent’anni d’esperienza a cinque Olimpiadi.
Campionessa Sportiva, Agente Scelto del Corpo Forestale dello Stato, ma anche una mamma. In un’intervista rilasciata a Telefriuli, a 100 giorni dalla partenza di Tokyo 2020, ha raccontato come la maternità le abbia dato la possibilità di superare molte delle sue paure. E, andare oltre le proprie paure è uno degli elementi chiave per poter affrontare il tiro a volo. Sport in cui, per ottenere il massimo della concentrazione, bisogna cercare raggiungere uno totale stato di estraniamento da sé stessi e da ogni stimolo provocato dal contesto circostante (gli avversari, l’ambiente e il pubblico, il punteggio). L’unica cosa che deve esistere in quel momento è l’azione tecnica fatta di precisione estrema e rapidità di esecuzione.
La Cainero lavora costantemente con la propria psicologa su tecniche mentali che favoriscano uno stato di concentrazione assoluta sia durante gli allenamenti, sia durante le gare. Allenarsi sull’autocontrollo è ciò che permette a questi sportivi di effettuare un tiro, ripetuto nel tempo con brevi istanti di recupero, che dura meno di una frazione di secondo. Anche un semplice battito di ciglia imprevisto o un pensiero che sfugge al controllo della mente può rovinare una prestazione che sembrava perfetta. Conoscersi alla perfezione e saper autoregolare il proprio livello di attivazione è uno dei fattori decisivi della prestazione. Livello che può cambiare a seconda della situazione psico-fisica dell’atleta e delle circostanze esterne.
[l.f]