12.08.2021 – 15.51 – Da anni Goletta Verde integra i dati ufficiali di Arpa sullo stato della balneabilità dell’acqua lungo le coste del Friuli Venezia Giulia. Anche quest’anno sono state analizzate le criticità nelle zone che Arpa ha dichiarato adatte alla balneazione, per riscontrare se la depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, sia buona, cattiva o insufficiente. Le analisi sono state eseguite da laboratori individuati sul territorio; il marker è la presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli). Questa mattina Goletta Verde ed i vertici di Legambiente Sandro Cargnelutti e Andrea Wehrenfennig, hanno esposto i risultati dell’indagine in conferenza stampa.
“La situazione delle nostre coste è discreta – ha spiegato Sandro Cargnelutti, Presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia, ma le foci continuano, anno dopo anno, a registrare delle criticità. Chiederemo un incontro con la Regione per un confronto sul punto e sulla governance. Ritornando alla costa, proponiamo alla Regione di destinare una quota minima alle spiagge libere o libere attrezzate. L’occasione può essere all’interno dell’annunciata proposta di Legge Regionale per promuovere e valorizzare le spiagge libere in Friuli Venezia Giulia”.
I punti monitorati sono dieci: quattro foci, cinque in prossimità di spiagge e uno in laguna. Tre di questi punti sono risultati fortemente inquinati: la foce canale via Battisti incrocio largo Caduti per la libertà a Muggia, la foce del fiume Stella a Precenicco e la foce del Tagliamento a Lignano Sabbiadoro.
A Trieste è risultata fortemente inquinata la foce del canale di via Battisti, all’incrocio con largo Caduti per la libertà a Muggia. Sono invece entro i limiti di legge le spiagge presso viale Miramare, tra i due pennelli di massi a Barcola e la spiaggia di Sistiana a sinistra del porto turistico a Duino Aurisina.
In provincia di Gorizia i tre punti campionati risultano entro i limiti di legge: la spiaggia libera presso il parco giochi di via delle Giarrette in località Marina Julia a Monfalcone, la foce del fiume Isonzo in località Punta Sdobba e la spiaggia presso viale del Sole incrocio con via Svevo a Grado.
Due i punti risultati fortemente inquinati ad Udine, la foce del fiume Stella a Precenicco e la foce del Tagliamento a Lignano Sabbiadoro. Entro i limiti di legge anche gli altri due punti: i pressi dello scarico del depuratore di Lignano Sabbiadoro e la spiaggia presso lungomare Trieste incrocio via Gorizia sempre a Lignano Sabbiadoro.

FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali >400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli >1000 UFC/100ml.
“Anche l’ultimo rapporto dell’IPCC parla chiaro – ha dichiarato Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, non abbiamo più tempo per aspettare politiche di rottura rispetto al passato, abbiamo bisogno che Regioni e Comuni, di concerto con i Ministeri, si impegnino in modo concreto e immediato nella definizione di politiche e azioni che proteggano le risorse strategiche come l’acqua, che determinino un cambio di passo sull’energia e di protezione alla cittadinanza da eventi climatici sempre più estremi e devastanti. Le bellezza dei nostri territori, lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita potranno essere protetti solo se tutti insieme inizieremo a percorrere strade opposte da quelle passato”.
mb.r