27.07.2021 – 09.00 – Potrebbe sembrare contradditorio, ma l’economia del turismo in Italia non si basa soltanto sulle visite allo Stivale, ma anche all’estero: in altre parole c’è una vasta compagine di guide turistiche, operatori, compagnie e agenti di viaggio che lavorano organizzando percorsi guidati in Europa e nel mondo. Le visite erano calate già tra giugno e luglio, ma la notizia della diffusione della variante Delta prima e del Green Pass dopo ha causato un crollo verticale del 50% nelle richieste di prenotazione: un dato che non vale solo per l’estero, ma anche per l’Italia. In altre parole molti stanno cancellando persino le vacanze “nazionali”, interne al paese. I dati sono stati forniti dalla Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese viaggio e turismo che lamenta un’applicazione del Green Pass ancora insoddisfacente: per chi vive nei paesi extra europei (un esempio a noi vicino: la Serbia) è difficile ottenerlo, anche in presenza di vaccini autorizzati. E non è ancora stato calcolato quale danno sia stato aver perso tutto il turismo di lusso: dagli americani, ai russi, ai cinesi. All’interno dei territori europei la situazione non migliora affatto: nonostante l’apparente uniformità del Green Pass, le agenzie di viaggio devono fronteggiare una legislazione diversa a seconda del confine nazionale, con un moltiplicarsi esponenziale di pass e permessi burocratici. Non sorprende che molti turisti rinuncino, preferendo nuovamente il turismo di prossimità.
[i.v]