03.06.25 – 16.00 – Maggiore inclusività, reputazione aziendale e accesso agevolato a bandi pubblici: la certificazione della parità di genere si sta affermando come un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile e competitivo delle piccole e medie imprese. Per aiutare le aziende del territorio ad avvicinarsi a questo traguardo, la Camera di Commercio di Pordenone-Udine, attraverso il suo Comitato per l’Imprenditoria Femminile, organizzerà un percorso formativo operativo articolato in due incontri, il 30 giugno e il 14 luglio, entrambi nella sede camerale di Udine.
L’iniziativa è stata presentata oggi pomeriggio in Sala Gianni Bravo, nel corso di un incontro introdotto dalla vicedirettrice di Tef Barbara Nicoletti, che ha portato il saluto del presidente camerale. Nicoletti ha sottolineato come l’ente abbia sostenuto fin da subito la proposta del Comitato, riconoscendone il valore per il tessuto produttivo locale.
La presidente del Comitato, Renata Lirussi, ha spiegato le motivazioni alla base del progetto: «La certificazione di parità non è solo un adempimento, ma un vero e proprio strumento di trasformazione aziendale. Può portare vantaggi concreti su più fronti, favorendo un ambiente di lavoro equo e attrattivo, e rafforzando la competitività». Lirussi ha ricordato che il Comitato, composto da una ventina di imprenditrici attive nei territori di Pordenone e Udine, è impegnato da anni nella promozione dell’imprenditoria femminile come motore di autonomia, inclusione e crescita economica sana.
Il primo incontro formativo si terrà lunedì 30 giugno alle 14 e sarà incentrato sulla presentazione dei benefici concreti della certificazione e sugli obiettivi di sviluppo correlati. Le imprese partecipanti, guidate da esperti, realizzeranno un’autodiagnosi utile a pianificare i passi successivi. Il secondo appuntamento, previsto per lunedì 14 luglio, sarà più operativo: «Costruiremo insieme un piano strategico, un manuale di gestione, e definiremo la road map di ciascuna impresa», ha spiegato Jacopo Pezzetta di Eupragma, che condurrà le due giornate.
Durante l’incontro di oggi sono intervenute anche l’avvocata giuslavorista Claudia Ogriseg e due imprese già certificate, Venica&Venica e Idealservice, che attraverso le testimonianze di Ornella Venica e Camilla Sardos Albertini hanno raccontato i vantaggi concreti del percorso intrapreso.
A livello nazionale sono oltre 34mila le aziende certificate per la parità di genere (fonte: Accredia), di cui circa 659 in Friuli Venezia Giulia. Un dato in crescita, anche grazie alle misure previste dal Pnrr, che premiano chi investe in inclusività e responsabilità sociale.
Secondo l’analisi del Centro Studi della Cciaa Pn-Ud, al 31 dicembre 2024 le imprese femminili in regione sono 21.791, pari al 22,5% del totale (97.001), una quota superiore alla media nazionale (22,2%). Quanto ai ruoli esecutivi nelle società di capitali, le donne ne ricoprono 32.676: oltre la metà come socie, il 37,8% come amministratrici e il 9,9% con altre funzioni. Un dato in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,5%), che conferma un trend positivo ma ancora lento.