05.03.2025 – 11.45 – Udine piange la scomparsa di Bruno Pizzul, uno dei più grandi cronisti sportivi italiani. Nato nel capoluogo friulano l’8 marzo 1938, si è spento il 5 marzo 2025 all’ospedale di Gorizia, a pochi giorni dal suo 87° compleanno.
Prima di diventare giornalista, Pizzul aveva coltivato il sogno di una carriera da calciatore. Cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, giocò come mediano anche con il Catania, ma un infortunio al ginocchio lo costrinse a lasciare il calcio giocato. Laureato in giurisprudenza, per un periodo insegnò, prima di intraprendere la strada del giornalismo.
Il debutto in Rai arrivò nel 1969 e l’anno successivo commentò la sua prima partita, Juventus-Bologna di Coppa Italia. Da quel momento, la sua voce calda e misurata ha accompagnato decenni di calcio, diventando telecronista ufficiale della Nazionale italiana dal 1986 al 2002. Ha raccontato cinque Mondiali e quattro Europei, lasciando il microfono dopo Italia-Slovenia.
Tra le tante telecronache memorabili, resta indelebile quella della tragica finale di Coppa dei Campioni del 1985 all’Heysel, segnata dalla morte di 39 tifosi. Ma Pizzul ha anche celebrato i grandi trionfi del calcio italiano, come la vittoria del Milan in Coppa delle Coppe nel 1973. Oltre alle partite, ha condotto programmi storici come “Domenica Sprint” e “Domenica Sportiva”.
Amato per il suo stile sobrio e raffinato, capace di raccontare il calcio con passione senza mai alzare i toni, Pizzul ha lasciato un segno indelebile nel giornalismo sportivo. La sua scomparsa ha suscitato profonda commozione, in particolare nella sua Udine, che oggi gli rende omaggio con affetto e riconoscenza.