07.11.2024 – 11.51 – A Bruxelles, l’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia ha dedicato una mostra personale all’artista udinese Giorgio Celiberti, uno dei più significativi artisti italiani del Novecento. La rassegna è stata inaugurata l’8 novembre 2024 alla presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti. Rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2025.
Nell’ambito del progetto “L’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia a Bruxelles”, che ha visto valenti artiste e artisti del territorio, tra cui Leonor Fini, protagonisti con delle personali di successo all’Istituto Italiano di Cultura e all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, il ciclo espositivo ideato e curato da Marianna Accerboni prosegue con quest’ampia antologica dedicata a Giorgio Celiberti, grande artista friulano di levatura internazionale, organizzata in occasione del suo 95° compleanno, che cade il 19 novembre. Un gradito ritorno per il Maestro che nel 1956, vinse una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione, che gli consentì di soggiornare a lungo nella capitale belga, dove ebbe modo di completare le proprie ricerche sull’arte d’avanguardia.
L’inaugurazione ha avuto luogo con una performance di luce e musica ideata _site specific_ dalla curatrice Marianna Accerboni e ispirata al “rosso Celiberti”, uno dei cromatismi chiave presenti nelle opere del poliedrico pittore e scultore, decano degli artisti friulani e noto per le sue esposizioni di successo e installazioni artistiche in tutto il mondo. La vernice ha visto la partecipazione straordinaria della European Spirit of Youth Orchestra diretta dal M° Igor Coretti Kuret, che ha interpretato dei brani ispirati alle opere del Maestro.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo e promossa e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia. È inoltre in fase di preparazione la donazione di un’opera di Celiberti al Parlamento europeo, che si concretizzerà in un prossimo incontro con la Presidente del Parlamento Roberta Metsola.
La mostra propone un’ottantina di opere mai esposte in Belgio tra dipinti, disegni, sculture, pittosculture e oggetti di design, realizzati dalla seconda metà degli anni Quaranta agli anni Duemila secondo tematiche e tecniche molto diverse eppure coerenti, che ripercorrono la sperimentazione e l’evoluzione linguistica di Celiberti, a testimonianza della sua inesauribile e originale vis creativa, in cui levità e freschezza si sposano a un’energia che a volte si profila potente: lavori che vanno dal figurativo degli esordi all’astrazione, passando attraverso un simbolismo poetico di grande sensibilità con
qualche venatura neoromantica, interpretati da tecniche pittoriche a olio, tempera, tecnica mista, affresco, che traslano nella terza dimensione implementate dall’uso di cementite, terracotta policroma, incisioni in schiuma espansa, bronzo.
Di particolare interesse è inoltre la sede espositiva su tre piani, l’ottocentesca e fascinosa Orangerie situata nel contesto di una tipica ed elegante _maison de maître_ brussellese, a due passi dai palazzi della Commissione europea. Il fascino d’epoca dell’edificio, valorizzato dal restauro filologico operato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e impreziosito dai complementi d’arredo di design italiano, incontra così, grazie a questo ciclo di mostre, l’arte contemporanea.
[c.s]l.l