23.07.2023 – 15.40 – “In queste ore, dopo che gli investitori hanno palesato le loro intenzioni di costruire un’acciaieria in Italia, da parte della Regione non c’è stata alcuna presa di posizione. Questo, però, non dovrebbe stupirci”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, aggiungendo che “da un anno assistiamo a balletti politici che screditano un’intera categoria, a posizioni prese poi riviste, a dichiarazioni rese per poi essere smentite, a una politica che non ha voluto dare risposte alle preoccupazioni delle migliaia di cittadini della Bassa Friulana, a una politica che non dice cosa vuole fare rispetto a questo insediamento e che non interviene per tutelare l’ambiente di un’intera area, la cui tenuta sociale ed economica oggi viene messa in discussione. Non è intervenuta neppure di fronte ai sindaci che, coralmente, hanno espresso la loro contrarietà ma che, anche loro, hanno scelto il silenzio in queste ore”.
“Il M5S – ricorda l’esponente pentastellata – ha sempre detto no a questa ipotesi di acciaieria in laguna, evidenziando con gli atti presentati in Consiglio le incongruenze che animano la vicenda. Per questo motivo, torneremo a chiedere con maggiore convinzione che vengano abrogati i commi, per i quali già un anno fa abbiamo votato contro, perché facevano palese riferimento all’acciaieria e alla sua realizzazione nei terreni di Punta Sud”.
“Nonostante l’assessore Bini continui a parlare di un’infrastrutturazione generica, ribadisco che quelle norme – conclude Capozzi – non si prestano a una lettura diversa. Secondo noi, quei terreni devono essere rinaturalizzati a difesa della laguna, motivo per cui sono stati spesi quasi tre milioni di soldi pubblici per acquistarli”.
[c.s.]