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sabato, 19 Aprile 2025

Infrastrutture, Maran (Terzo polo) ‘Potenziare intermodalità e trasporto ferrato’

05.03.2023 – 15.20 – In merito alla tematica infrastrutture, centrale nello sviluppo e nella rinascita della nostra regione, il Candidato Presidente Maran dichiara:

”Gli assi sui quali si muove la proposta politica sulle infrastrutture del Terzo Polo sono quelli legati al potenziamento dell’intermodalità e alla costruzione di una rete di trasporto efficiente che riduca il numero di veicoli privati su strada. “

Aggiunge – “Ai nostri tempi il vantaggio di un territorio ha sempre più a che fare con la quantità dei flussi che lo attraversano. Questo significa che una Regione con la nostra deve fare della connettività e della pianificazione della rete infrastrutturale funzionale ai flussi di risorse, la propria ragione di esistere. Ci sono, infatti, possibilità che possono essere colte solo intensificando le relazioni e i flussi. Specie se si considera, solo per fare un esempio, che l’Italia resta uno dei terminali più significativi della proiezione orientale verso la regione euro-mediterranea.”.

Continua – “ Pensiamo a un investimento netto su Alta Velocità e Alta capacità della Venezia – Trieste per una mobilità rapida e connessa con il Paese e l’Europa; un aggiornamento tecnologico dell’intera rete ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, per velocizzare i colli di bottiglia, ridurre il numero di passaggi a livello ed efficientare i restanti; la creazione di un sistema di blocco automatico di tipo evoluto (Vedi Fiumicino Aeroporto – Roma) che consenta la convivenza di treni veloci, semi veloci e lenti; valutare l’elettrificazione della linea Casarsa – Portogruaro e il raddoppio anche a lotti della linea Udine – Palmanova – Cervignano;” – “Rafforzare la Ferrovia Venezia – Pordenone – Udine – Trieste, con città popolose servite su questa direttrice come Sacile, Pordenone, Casarsa, Udine,etc., utile per raggiungere i capoluoghi in regione e Mestre; fondamentale la creazione di nuove fermate di tipo metropolitano, con semplici banchine pensiline e con presenza di parcheggi e porta bici kiss & ride; l’individuazione di stazioni mini-hub in cui far confluire il trasporto su gomma in coincidenza con i treni per eliminare i doppioni e aumentare l’offerta e infine l’acquisto di treni bimodali diesel-elettrico o idrogeno-elettrico per utilizzarli su linee non elettrificate e dotate di catenaria creando così nuove relazioni. Necessaria la riapertura dell’intera tratta Ferrovia Sacile – Gemona, l’efficientamento dei passaggi a livello automatici, la sistemazione dei fabbricati destinati a stazione: oltre al turismo occorrono treni passeggeri in coincidenza con i bus del TPL e con i treni su Sacile e Gemona.”

Conclude – “Più le società sono aperte ai flussi commerciali, alle informazioni, alla finanza, alla cultura, all’istruzione, più è probabile che esse crescano con successo: questa è la nostra bussola.”
[c.s.]

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