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venerdì, 18 Aprile 2025

Giorno della Memoria, Udine non dimentica: 8 nuove pietre d’inciampo

26.01.2023 – 13.43 – Sabato Udine celebrerà la ricorrenza del Giorno della Memoria posizionando otto nuove pietre d’inciampo dedicate a partigiani morti nei campi di concentramento. Le stesse si vanno ad aggiungere alle 9 che sono state installate nel 2022 dedicate a poliziotti morti nei campi di sterminio, e alle 10 che ricordano personaggi illustri della città deportati per motivi razziali o politici.
Il Giorno della Memoria, che cade ogni anno il 27 gennaio, ricorda l’abbattimento, nel 1945, dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’esercito sovietico. Con l’avanzare dell’Armata Rossa, purtroppo, più di 60.000 prigionieri vennero fatti evacuare dalle SS già a partire della prima metà di gennaio, molti dei quali morirono durante il tragitto. Nel campo di concentramento ne rimasero circa 9.000 malati o non in grado di marciare. Nonostante la liberazione di Auschwitz non si possa considerare un vero e proprio successo – quasi tutti le prove dei crimini commessi vennero distrutti ed i prigionieri rimasti furono trovati in pessime condizioni – quel giorno è comunque diventato simbolo della fine delle persecuzioni nei confronti del popolo ebreo.

Nel luglio del 2000 il Parlamento italiano con la legge n.211 ha istituito il Giorno della Memoria. “La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
In seguito alla risoluzione approvata dall’ONU il 1° novembre 2005, accogliendo un’iniziativa promossa da Israele, la data è ormai commemorata a livello mondiale.

Pietro Fontanini: “Li ricordiamo anche quest’anno perché sono vittime dell’odio nazifascista. Con queste pietre facciamo memoria del loro sacrificio per ricordare un dramma che l’umanità ha vissuto. Sono ormai passati più di settant’anni dalla fine la seconda guerra mondiale i cui a causa dell’odio e dello sterminio vennero uccise tante persone, tra le quali anche molti udinesi.”

[l.f]

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