01.12.2022 – 07.30 – Entra nel vivo il progetto della Pro Torviscosa Ricostruire Torviscosa su Minecraft, sviluppato a partire da un’idea di Antonio, un giovanissimo cittadino della città-fabbrica. L’attività di costruzione del paese con il famoso videogioco, a cui parteciperanno gli studenti ISIS Malignani di Cervignano, sarà affiancata anche da incontri con alcuni esperti di architettura del Novecento. Il primo appuntamento, che si terrà il 3 dicembre nell’aula magna dell’ISIS di Cervignano, è dedicato all’architettura di regime che ha caratterizzato il ventennio fascista in Italia con risultati spesso molto diversi: dalle prime esperienze razionaliste e moderniste si passò infatti alla cosiddetta architettura monumentalista, di cui la piazza di Torviscosa è un esempio.
Il relatore sarà Moreno Baccichet, docente di Urbanistica e Pianificazione territoriale nelle Università di Ferrara, Udine e Venezia. Uno dei suoi interessi specifici è l’architettura del Novecento in Friuli, di cui si occupa da anni ed è l’oggetto della sua ultima pubblicazione Le case del regime. La costruzione di un paesaggio fascista in Friuli (1933-1936). Oltre all’impegno universitario, Baccichet rivolge spesso la propria attività di divulgazione storico-scientifica anche nei confronti degli studenti delle scuole superiori.
A questo primo incontro ne seguirà un altro, in gennaio, dedicato all’altro aspetto urbanistico di Torviscosa, quello della città aziendale. Questi primi due incontri in programma sono riservati agli studenti e hanno lo scopo di fornire loro le informazioni necessarie per comprendere il valore del patrimonio urbanistico del paese che i ragazzi sono impegnati a rappresentare con Minecraft. L’origine fascista e la natura industriale dell’insediamento di Torviscosa hanno penalizzato il paese per molto tempo, negandogli non solo un interesse turistico, ma di fatto anche una valenza culturale. Negli ultimi decenni, a livello europeo si è imposta invece una nuova interpretazione del valore delle opere architettoniche, soprattutto grazie ad alcune iniziative promosse dal Consiglio d’Europa. Tra queste, è particolarmente significativa la Convenzione di Faro, che promuove una partecipazione attiva della comunità nella conoscenza e nella tutela del patrimonio culturale, affinché esso possa essere reso accessibile a tutti e trasmesso alle generazioni future.
La Convenzione di Faro, che l’Italia ha ratificato nel 2020, insiste su un concetto nuovo e fondamentale: oggetti e luoghi non sono importanti per il patrimonio culturale in quanto tali, ma piuttosto per ciò che le persone attribuiscono loro, per i valori che rappresentano e per il modo in cui questi possono essere compresi e trasmessi ad altre persone. È appunto in questo contesto interpretativo che la Pro Torviscosa ha sostenuto l’iniziativa di Antonio. L’obbiettivo è di incoraggiare i giovani, attraverso uno strumento a loro familiare come un videogioco, a riconoscere un valore culturale anche in un patrimonio architettonico di origine fascista, nonostante la sua lontananza dai valori democratici dell’Europa contemporanea. Anzi, il valore culturale sta proprio nel riconoscimento di questa lontananza o “dissonanza”, come la definisce ATRIUM, la rotta culturale riconosciuta dal Consiglio d’Europa che riunisce paesi e città caratterizzati dalla presenza delle architetture dei regimi totalitari del Novecento e di cui fa parte anche Torviscosa.
l.l