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lunedì, 2 Giugno 2025

Manovra autunnale promossa da I commissione, opposizioni critiche

14.10.2022 – 21.00 – La I Commissione integrata ha conclusol ‘esame del ddl multisettoriale esprimendo un voto favorevole a maggioranza sul testo complessivo: sì compatto dai consiglieri di Centrodestra, astensione dei gruppi di Opposizione e voto contrario di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg). Le minoranze hanno scelto prevalentemente la linea dell’astensione nell’espressione del parere sui singoli articoli, con l’eccezione delle norme sull’Ambiente (articolo 4) bocciate anche dal Pd, principale gruppo di opposizione.

Tra le novità emerse nel dibattito sulla manovra bis – che dal 25 ottobre sarà discussa in Aula con Alessandro Basso (FdI, presidente della I Commissione) e Mauro Bordin (Lega) relatori di maggioranza, Honsell, Cosolini (Pd), Sergo (M5S) e Moretuzzo (Patto) relatori di minoranza – ci sono due temi sollevati con forza dal dem Enzo Marsilio.

Il primo, relativo all’articolo 2 che concerne le attività produttive, è la richiesta di sostegno alle piscine delle Terme di Arta, chiuse a causa del caro-bollette elettriche, una situazione “che penalizza i ragazzi delle scuole”. “Questione seria e concreta”, ha riconosciuto Bordin, che ha chiesto e ottenuto dal Pd la disponibilità al ritiro dell’emendamento in modo da trovare una soluzione condivisa con la Giunta nelle giornate di Consiglio.

Il secondo allarme di Marsilio riguardava invece due graduatorie per l’imprenditoria giovanile in montagna, legate ad altrettante leggi regionali del 2019 e 2020, “che vedono al momento ferme 137 domande, ai quali non siamo stati capaci di dare la risposta attesa”. “Le richieste verranno soddisfatte grazie al Fondo di rotazione, la cui dotazione è stata incrementata di 5 milioni – ha risposto Barbara Zilli, che in qualità di assessore alle Finanze si è assunta il compito di chiarire i dubbi dei consiglieri su quasi tutti gli argomenti della manovra – . Mi riservo comunque la possibilità di reperire ulteriori risorse a questo scopo, e riporterò all’assessore Zannier tutte le vostre considerazioni”.

Molte le richieste di chiarimento fornite dagli Uffici sui temi ambientali, in relazione alle variazioni tabellari apportate dalla Giunta con un emendamento. Diego Moretti, capogruppo Pd, si è soffermato in particolare sui dragaggi, Massimo Moretuzzo (Patto) sullo storno di fondi destinati alla riduzione dei rifiuti di plastica prodotti dalle microimprese, Cristian Sergo (M5S) sulle concessioni relative alle grandi derivazioni d’acqua e sulla rottamazione dei veicoli per incentivare l’elettrico. Marsilio ha posto invece il tema del post-Vaia, denunciando il rischio che correrebbero alcuni versanti durante il disgelo, “in quanto la caduta degli alberi ha smosso il terreno. E a Cercivento dopo due giorni di pioggia normale alcuni massi sono già finiti sulla strada regionale, rendendo necessaria l’ennesima chiusura”.

È stato invece l’assessore Pierpaolo Roberti a rispondere ai chiarimenti richiesti sulle Infrastrutture (articolo 5): a Moretuzzo ha precisato che i 500mila euro previsti per la viabilità a Flaibano sono determinati dall’aumento dei costi per i lavori su una strada di interesse regionale e dalla necessità di realizzare una rotonda, e a Moretti che i 500mila euro aggiunti ai contributi per i centri di aggregazione giovanile dovrebbero servire a soddisfare almeno metà delle domande ammesse. Marsilio ha invece voluto porre all’attenzione della Giunta il problema di ponti e passerelle in quanto “al termine delle verifiche statiche decise un anno e mezzo fa sono emersi numerosi problemi, con il conseguente rischio di chiusure”.

L’articolo 7 bis, relativo alle autonomie locali e illustrato ancora da Roberti, stanzia importanti risorse a beneficio dei due Enti di decentramento regionali (Edr), per coprire i maggiori costi dell’energia lamentati dagli istituti scolastici superiori: 600mila euro serviranno a chiudere il bilancio 2022 dell’Edr di Udine, ma sono già previste integrazioni anche per Gorizia e Trieste nel 2023. A Honsell, che ha ribadito all’assessore la sua preoccupazione per possibili restringimenti dell’orario scolastico a causa del caro-energia, è stato risposto che “è chiara la volontà della Giunta di non arrivare a questa drastica soluzione, in quanto abbiamo stanziato tutte le risorse richieste dai commissari degli Edr. “E se i prezzi aumenteranno ancora – ha concluso Roberti – ne ridiscuteremo”.

Si occupa di contributi straordinari per il caro-bollette anche l’articolo aggiuntivo 5 bis1, relativo a Cultura e sport, che stanzia un totale di 2 milioni per venire incontro alle necessità di musei, biblioteche e altre istituzioni. Finanziamenti per 220mila euro anche ai convitti accreditati, grazie all’articolo 6 che si occupa di Istruzione e lavoro.

Dall’opposizione sono arrivati pareri estremamente negativi sulla manovra. Honsell, di Open Sinistra Fvg, ha innanzitutto fatto notare come l’ampiezza di fondi a disposizione della Giunta sia frutto di “assegnazioni non spese, varate nei provvedimenti legislativi precedenti”, per poi definire inadeguato l’assestamento, a cui manca, secondo il consigliere, “un Piano Attuativo Energetico e Ambientale” mentre riguardo ai 100 milioni di eco bonus “non saranno disponibili fino al 2023. Questo provvedimento, infatti, non definisce in nessuna misura i criteri e le modalità di erogazione di tale contributo, ma rimanda solamente ad una norma futuribile”.

Morettuzzo, esponente del Patto per l’Autonomia, si concentra soprattutto sulle modalità attraverso cui la manovra è stata presentata in aula. “Per l’ennesima volta il Consiglio regionale, sia nella componente di maggioranza che di minoranza, viene totalmente bypassato dalle scelte della Giunta. Così, in sede di Commissione arriva una manovra che puntualmente viene stravolta dopo il passaggio nelle Commissioni di merito, prima di arrivare in Aula e togliendo di fatto ai commissari la possibilità di un reale approfondimento e confronto con la Giunta. È l’ennesima dimostrazione – continua la nota – che l’Amministrazione regionale sta procedendo a colpi di centinaia di milioni senza un preciso disegno su come utilizzare le risorse”.

Stesso tema è toccato dai due consiglieri del Pd Moretti e Cosolini. “Ci troviamo con manovre, come quella autunnale, nelle quali domina l’improvvisazione. Dove una norma finanziaria entra in Consiglio con numeri che vengono variati e duplicati in corso, in barba al ruolo di legislatore che i consiglieri dovrebbero avere ma poi, nei fatti, non vengono nemmeno messi nelle condizioni di lavorare”.

Dal MoVimento 5 Stelle la critica è soprattutto sull’eco bonus: “La cifra stanziata di 100 milioni è importante, ma ancora non sappiamo – sottolineano gli esponenti pentastellati, affiancati dal  coordinatore regionale Luca Sut – come verranno utilizzati. Sarebbe stato necessario intervenire prima, magari accogliendo alcune delle tante proposte fatte in Consiglio regionale dal M5S fin dal 2014. È proprio questo modo di agire del Centrodestra, fatto di annunci ma di scarsissima sostanza, a fare del Friuli Venezia Giulia una delle peggiori regioni italiane per uso delle fonti rinnovabili, come emerso dai dati forniti dal Gestore dei servizi energetici (Gse)”.
[c.s.]

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