15.09.2022 – 08.00 – Un’agenda in cinque punti, snella e incisiva, per i primi 100 giorni di governo, in modo da gettare le basi di un’azione di sostegno e rilancio dell’agroalimentare made in Italy. Il consiglio regionale della Coldiretti ha illustrato la sua visione strategica, presentata a fine luglio nell’assemblea nazionale, in una mattinata di incontri, nella Sala Valduga della Cciaa Pn-Ud, con i candidati parlamentari del Friuli Venezia Giulia.
A rispondere all’invito dell’Organizzazione sono stati Luca Sut del Movimento 5 Stelle, Aurelia Bubisutti della Lega, Serena Pellegrino di Europa Verde-Sinistra Italiana, Cristiano Shaurli del Pd, Walter Rizzetto e Leonardo Barberio di Fratelli d’Italia, Cristina Bertoni, Franco Zonta, Fabio Maurutto di Italexit.
Presenti i presidenti provinciali Matteo Zolin (Pordenone), Alessandro Muzina (Trieste) e Gino Vendrame (Udine), e il direttore regionale Cesare Magalini, Coldiretti ha illustrato i cinque punti della sua proposta, interventi finalizzati al rilancio del settore, a garantire la redditualitĂ delle imprese e a centrare entro dieci anni l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare in gran parte delle filiere: istituzione del ministero dell’agroalimentare, unico punto di riferimento istituzionale dalla legge di bilancio ai 35 milioni di fondi Ue da non perdere; no al Nutriscore, al cibo sintetico e al Mercosur, sì all’origine in etichetta, alla sostenibilitĂ e alla ricerca; Pnrr chiave per la sovranitĂ alimentare, energetica e logistica; stop ai cinghiali; piano invasi.
Un obiettivo prioritario per Coldiretti, è tra l’altro emerso nel corso degli incontri, è di garantire redditualitĂ in tutte le fasi della filiera. E uno dei temi resi particolarmente caldi, con la siccitĂ che ha messo in ginocchio l’Italia, è proprio quello dei bacini di accumulo. «Se ci avessero ascoltato quando abbiamo lanciato il progetto – osserva il direttore Magalini rilanciando le parole del presidente nazionale Ettore Prandini – oggi avremmo limitato i danni, che hanno raggiunto 6 miliardi».
Quanto all’Europa, altro tema toccato dall’agenda, la scelta non può che rimanere quella dell’internazionalizzazione perchĂ© il vero made in Italy deve essere presente nel mondo in tutte le catene distributive e recuperare così i 100 miliardi realizzati dall’italian sounding. La Coldiretti la sua parte la sta facendo con la presenza operativa in tutte le principali fiere mondiali, da Berlino a New York.
Guardando alla prossima legge di Bilancio, Coldiretti Fvg ha inoltre sollecitato il sostegno al ruolo dell’agroalimentare nazionale, che oggi rappresenta il 25% del Pil ed è diventata la prima ricchezza del Paese, occupando 4 milioni di persone, con misure per tutelare il reddito delle aziende agricole, anche a livello di tassazione. Misure indispensabili per fronteggiare il drammatico aumento dei costi, con punte del +250%. Nello specifico del Pnrr, altro tema trattato, le risorse del piano «sono fondamentali per la sovranità alimentare ed energetica del nostro Paese. Dopo la pubblicazione del bando per il sostegno ai contratti di filiera serve accelerare anche su quello del fotovoltaico, che apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e riducendo la dipendenza energetica».
l.l