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sabato, 19 Aprile 2025

“Vieni a vivere e lavorare in montagna”: il progetto che combatte lo spopolamento delle vallate

24.05.2022 – 12.15 – Lo spopolamento delle aree montane è un argomento sempre più sentito sia dai politici del Friuli Venezia Giulia, ma anche dai cittadini che vivono i tanti paesi della Carnia e dalle persone che amano la montagna e sognano un futuro lì. Nasce così il progetto vibrante “Vieni a vivere e a lavorare in montagna”, promosso dal Comune di Resia, Fondazione Friuli e Cooperativa Cramars per contrastare il rapido spopolamento delle vallate e sostenere uno sviluppo mirato all’arrivo di nuovi abitanti. Già prima dell’avvento della pandemia, i valori attribuiti agli spazi aperti e agli ambienti naturali avevano iniziato a diffondersi nell’immaginario delle persone, per lo più giovani e famiglie, come possibili luoghi di vita e lavoro rinnovati da un cambio direzionale rispetto all’atavica visione del lavoro fortunato nelle grandi città, che per molti si è rivelato contrario all’idea del posto fisso come in molti speravano. La sindaca di Resia Anna Micelli sostiene che “L’idea è quella di attirare nuove famiglie che possano aumentare il capitale sociale territoriale e il benessere della comunità, sfruttando allo stesso tempo gli edifici residenziali esistenti sul territorio comunale”. Chi ha un immobile sfitto o inutilizzato nel comune di Resia, una struttura immediatamente abitabile, si faccia avanti! 

Il progetto “Vieni a vivere e a lavorare in montagna” coinvolge anche il Comune di Lauco e mira allo sviluppo delle aree interne e montane friulane, che possiedono al loro interno risorse e potenzialità inespresse, dove le Terre Alte possono porsi come luoghi in cui si anticipano i cambiamenti sociali e dove si possono sperimentare nuove forme di reciprocità e di abitabilità, elementi questi che pongono in primo piano anche la necessità di considerare l’urgenza di un cambiamento interiore nei confronti dello stile di vita, dell’ambiente e del ritorno alle piccole comunità per costruire insieme un senso di appartenenza e di conoscenza del territorio.

La ricerca degli edifici immediatamente abitabili è una delle fasi progettuali, al fine di dare possibilità di insediarsi a chi intende realizzare la propria vocazione imprenditoriale o il sogno di una vita in montagna. Al progetto possono aderire anche abitanti del luogo, perché a loro sarà affidato il compito di «accompagnare i nuovi abitanti e di accoglierli in questa esperienza», diventando «mediatori di accoglienza».

L’individuazione dei «nuovi abitanti» avverrà attraverso bando pubblico.

 

f.s.

 

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