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sabato, 19 Aprile 2025

Ucraina: prosegue l’assedio all’acciaieria Azovstal

22.04.2022 – 07:10 – Avanza a passo d’uomo la grande offensiva da Est dell’esercito russo, estesa su un perimetro di quasi 500 km. Parallelamente proseguono le schermaglie diplomatiche tra le forze contrapposte, con il Cremlino che annuncia la presa di Mariupol, e la sospensione dei bombardamenti sull’acciaieria Azovstal, e gli Usa che smentiscono la veridicità delle dichiarazioni. Yuriy Ryzhenkov, il Ceo della compagnia che gestisce l’impianto, ha descritto la situazione dell’acciaieria come catastrofica. “Le scorte di cibo e acqua che avevamo immagazzinato quando è iniziata la guerra stanno finendo” ha detto. Ryzhenkov ha inoltre aggiunto che i tentativi di rintracciare i dipendenti dello stabilimento sono andati a buon fine solo per 4500 persone, mentre ne mancano all’appello oltre 6000. Nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Putin, Nexta nella serata di ieri ha lanciato la notizia secondo cui contro Azovstal sarebbe in atto un bombardamento.

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha detto che i russi starebbero nascondendo le prove dei crimini di guerra compiuti nella zona seppellendo le vittime in una fossa comune scavata fuori città nei pressi di un cimitero. Secondo la testimonianza del Sindaco, i soldati raccoglierebbero i cadaveri dalle strade per poi trasferirli a ovest, a Manhush, luogo in cui sarebbe stata ricavata la fossa. Conferme arrivano dalla Maxar Technologies, una società statunitense che ha osservato l’espansione del sito nelle ultime settimane.

Volodymyr Zelensky, in collegamento con i leader del Fmi e della Banca mondiale, ha valutato in 7 miliardi di dollari al mese le necessità dell’Ucraina per fare fronte alla crisi economica conseguente alla guerra. Le stime del Fmi stesso uscite nei giorni scorsi riguardo al Pil ucraino prevedono un crollo del 35%, cui si aggiungono la distruzione di molte catene produttive, la fuga o l’eliminazione del capitale umano e l’impossibilità di predisporre le coltivazioni per i prossimi raccolti, che sono uno dei cardini dell’economia della Nazione. Stando alle affermazioni del presidente ucraino, la Russia mirerebbe alla distruzione di qualsiasi cosa possa sostenere l’economia del Paese. Un’affermazione che sembrerebbe suffragata dai fatti, considerando la scia di distruzione che l’esercito russo si è lasciato alle spalle nei territori occupati.

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