21.04.2022 – 10.49 – Via libera definitivo dell’Aula della Camera alla nuova normativa sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare. Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è stato definitivamente approvato con 282 voti a favore, nessun contrario e 130 astenuti (Lega e Fdi). In particolare, il provvedimento abolisce il divieto per i militari (personale delle Forze armate, dei Carabinieri e della Guardia di finanza) di costituire associazioni professionali a carattere sindacale o di aderire ad altre associazioni sindacali. A Palazzo Madama sono state inserite, tra l’altro, norme per il rafforzamento della partecipazione femminile alle cariche elettive, la trasparenza del sistema finanziario, la non interferenza dell’attività sindacale nello svolgimento dei servizi istituzionali. Sono state, poi, introdotte modifiche per rendere più graduale il passaggio dalle rappresentanze già esistenti (i Cocer) alle nuove istituzioni sindacali, che richiedono tempi tecnici per essere pienamente operative. Soddisfazione è stata espressa dal Nuovo sindacato carabinieri che definisce quella di ieri “una giornata storica per i diritti sindacali dei militari, negati da sempre”.
Nella nota a firma NSC si legge: “Non è una legge che ci soddisfa ma è l’inizio di un cammino che garantirà finalmente la vera rappresentatività associazionistica autonoma per i DIRITTI dei Carabinieri e, soprattutto, la fine di un periodo oscurantista che ha fatto male a tutti, nessuno escluso.
DA ADESSO NON CI SARANNO PIU’ ALIBI E OSTACOLI.
Colleghi, guardatevi intorno e Scegliete chi è veramente indipendente, non chi vuole riciclarsi pensando che ci scordiamo dei loro comportamenti che hanno alimentato discriminazioni e ingiustizie, che hanno fallito di essere una adeguata rappresentanza per Tutti Noi. È necessario un Sindacato terzo e autonomo”.
“La libertà sindacale per le Forze armate e di Polizia a ordinamento militare, dopo un iter parlamentare non certo semplice, è finalmente realtà, una svolta epocale, in linea con una sentenza della Corte costituzionale vecchia ormai di 4 anni. Questa legge garantirà a chi tutti i giorni presta servizio per la sicurezza del Paese e dei cittadini, operando anche in difficili contesti internazionali, di esercitare un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione”. Così Sandra Savino, deputata e coordinatrice regionale per il Friuli Venezia Giulia di Forza Italia.