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sabato, 19 Aprile 2025

Ucraina: Mariupol è allo stremo

16.04.2022 – 07:10 – Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino alla formalizzazione della decisione americana di inviare nuove armi all’Ucraina, per un ammontare di 800 milioni di dollari. Stando a quanto riporta il Washington Post, la decisione statunitense di alimentare la guerra potrebbe portare a “conseguenze imprevedibili”. Gli stati europei invece agiscono prevalentemente, almeno per ora, per via diplomatica e politica. Da un lato ci sono nazioni come Finlandia e Svezia, che hanno avviato una procedura di adesione alla Nato per proteggersi dalla minaccia russa. Procedura che, nel caso della Finlandia, sembra abbia subito un’accelerazione. Dall’altro ci sono gli stati occidentali del continente, intenzionati a proseguire nel percorso di sanzioni economiche attraverso una progressiva riduzione delle importazioni di carburanti fossili, in particolar modo del gas. La situazione, anche dal punto di vista politico, sembra tuttavia patire un momento di stallo che con tutta probabilità perdurerà fino al ballottaggio francese. Quando uno dei cardini dell’Unione Europea avrà un nuovo governo, i processi decisionali della comunità ripartiranno a pieno regime.

Dal fronte ucraino arrivano notizie drammatiche per quanto riguarda la città di Mariupol, che avrebbe subito attacchi da parte di caccia-bombardieri a lungo raggio. E’ la prima volta che l’esercito russo li utilizza da quando ha invaso l’Ucraina. Maggiori dettagli sulle condizioni della città arrivano dal maggiore Serhiy Volyna, comandante della trentaseiesima brigata della Marina ucraina, che ha riferito di “feroci combattimenti” in atto. “I russi avanzano in modo aggressivo, la situazione è critica. Non abbiamo intenzione di arrenderci, ma la situazione sta precipitando” ha detto il militare. Oltre che per via aerea, la città sta subendo attacchi missilistici anche dal mare. Ne consegue che Mariupol è sempre più vicina a cadere: l’esercito russo ha ormai raggiunto il centro della città, riuscendo a dividere la resistenza in diverse sacche molto più vulnerabili.

Quanto all’Italia, il Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che l’ambasciatore Zazo è tornato a Kiev e che l’ambasciata italiana in Ucraina è stata riaperta. Da lunedì sarà pienamente operativa.

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