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sabato, 19 Aprile 2025

Udine: Zanin sotto l’incantesimo de “La forma dell’infinito”

07.04.2022 – 07.30 – Accompagnato dall’assessore alla Cultura di Udine Fabrizio Cigolot, ieri il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin ha visitato a Udine la mostra “La forma dell’infinito” a Casa Cavazzini, negli ultimi giorni della prorogata chiusura. Il successo del percorso espositivo ideato e curato da Don Alessio Geretti, che da molti anni organizza a Illegio apprezzate mostre artistiche, unito al rinnovamento degli spazi del museo d’arte udinese disegnato da Gae Aulenti ha portato quasi sessantamila accessi. Non è da stupirsi considerando che il 25 ottobre 2021 a soli nove giorni dall’apertura aveva già registrato 2000 visite. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale, di investire nell’ammodernamento degli spazi per poter ospitare opere di grande rilievo internazionali, che rientra in un piano strategico più amplio di ripristino dei contenitori artistici e culturali di Udine affinché questi interventi rivitalizzino in modo permanente la città. Un progetto che ha sicuramente dato i suoi frutti tanto da far decidere al Comune di Udine di realizzare a dicembre un’esposizione di altrettanta portata. A dispetto delle limitazioni imposte dalla pandemia è stato uno stimolo per spingere l’amministrazione comunale a voler raddoppiare gli sforzi nella valorizzazione di Casa Cavazzini, come uno dei veicoli per attrarre in città il turismo dell’arte. Ha spiegato Cigolot durante la visita nelle sale espositive con il presidente del Consiglio regionale, illustrando il percorso artistico che da Monet a Picasso è arrivato fino a Kandinskij e Matisse. La visita è poi proseguita nelle sale della collezione permanente di Casa Cavazzini, che ospita numerose opere dei fratelli Basaldella e altri dipinti di grande pregio. Zanin ha così potuto osservare da vicino i risultati delle opere di ammodernamento, realizzate in parte con un contributo della Regione, che hanno coinvolto diverse aree della struttura intervenendo a livello di sistemi di sicurezza, impianto di illuminazione e climatizzazione, studiate in modo da poter ospitare in totale sicurezza i cinquanta dipinti, provenienti da musei di nove Paesi europei e in alcuni casi mai esposti prima.

Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e l’assessore alla Cultura di Udine Fabrizio Cigolot

“Si tratta di un’importante operazione culturale – ha commentato il presidente – che ha consentito a migliaia di cittadini udinesi, a tanti studenti delle scuole e a moltissimi turisti di immergersi nella bellezza dell’arte. Sessantamila ingressi rappresentano anche un prezioso volano per il turismo, in grado di generare un significativo indotto. E bene fa il Comune a proseguire in questa direzione con altre mostre e con i progetti legati alla ristrutturazione del teatro Odeon”.

“Il nostro obiettivo erano 50mila ingressi”, ha rivelato Cigolot. Avendo ampiamente superato l’esame del pubblico, il Comune di Udine punta dritto al bis, sempre sotto l’egida di Don Geretti, con una mostra che dovrebbe avere un tema più “orizzontale” rispetto all’infinito, ovvero quello dei conflitti e delle relazioni.

[l.f]

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