13.03.2022 – 09.30 – Quando si pensa alla zona di Fagagna da un punto di vista faunistico il primo nome che viene in mente รจ cicogna. Un collegamento facilmente intuibile, basta alzare lo sguardo ed essere colpiti dagli enormi nidi visibili anche dalla strada. Quando nel 1985 รจ nata โlโOasi di Quadrisโ, con lo scopo di contribuire alla salvaguardia e alla reintroduzione di alcune specie di animali in grave pericolo di estinzione in Italia, oltre alle cicogne bianche, oche e anatre di diverse specie, pesci, anfibi e rettili, รจ stato preso in carico anche uno degli uccelli con il piรน alto livello dโestinzione lโibis eremita (Geronticus eremita). Tra i vari programmi di riproduzione in cattivitร messi in atto in Austria, Spagna e Italia, il piรน importante รจ quello di Fagagna, il quale ospita oltre 70 individui in cattivitร ed una quarantina in semilibertร .ย Reintrodurre specie di animali significa rilasciare deliberatamente in un determinato habitat una specie precedentemente estinta o scomparsa. Il declino numerico dellโibis eremita, specie piuttosto diffusa lungo le zone rocciose e le scogliere dellโEuropa Meridionale, il Medio Oriente e il Nordafrica, รจ progressivamente avvenuto nei secoli fino ad arrivare allโinizio del โ900 ad un drastico calo che ha raggiunto il 98%. Le cause sono probabilmente dovute alla caccia di frodo, alla distruzione del suo habitat e allโeccessiva antropizzazione.
Nonostante il nome, รจ un uccello gregario, che tende a passare in gruppo la maggior parte del suo tempo e appartiene alla famiglia dei Treschiornitidi. A differenza di molte specie di uccelli non esiste una sostanziale differenziazione tra maschio e femmina, entrambi presentano una colorazione del piumaggio nera con riflessi iridescenti verdi e violacei. La diversitร si puรฒ notare tra soggetto adulto la cui testa รจ priva di piumaggio e circondata da una sorta di criniera con piume piรน lunghe, e soggetto giovane il cui capo รจ coperto da un piumaggio grigio e la criniera รจ meno evidente, oltre ad avere una colorazione che tende al marrone e priva di riflessi sul corpo. Di colore rosso sono invece le zampe e il lungo e sottile becco che utilizza per estrarre la preda dal terreno, prevalentemente animali invertebrati anche se non disdegna piccoli mammiferi, uccelli, lumache, ragni e scorpioni. Nonostante lโaspetto minaccioso, simile a quello del grifone e del condor non si nutre di carogne.
Peculiare รจ il momento dellโaccoppiamento, che generalmente avviene durante lโestate. Il maschio si prende letteralmente cura di creare un ambiente confortevole per attrarre la femmina corteggiata. Prima di iniziare a occuparsi del nido, il rituale dellโaccoppiamento consiste nellโarruffamento delle penne della nuca e dallโemissione di bassi gorgoglii. Successivamente, sistemato il nido la invita insistentemente affinchรฉ lo guardi. Dallโaccettazione da parte della femmina del nido creato dipende lโaccoppiamento. Una volta deposte le uova di colore azzurro, durante i 25 giorni di incubazione, entrambi faranno a turno per prendersene cura. Lo stesso atteggiamento di condivisione delle mansioni e di ricerca del cibo continuerร anche alla nascita dei piccoli fino a che non saranno in grado di volare. Sono uccelli che possono raggiungere i 15 anni di vita.
[l.f]