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sabato, 19 Aprile 2025

I segreti per una fellatio perfetta

13.03.2022 – 12.30 – Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l’eleganza al sarto. È con questa citazione, sicuramente non pensata per questo tema ma particolarmente adatta per l’argomento, che si vuole introdurre l’articolo. Dunque, messi da parte preconcetti e bigotterie (non siate ipocriti, l’articolo lo avete aperto nonostante il titolo o, forse, proprio per quello), mettetevi comodi, prendete carta e penna, e preparatevi a scoprire i segreti per una fellatio perfetta.

Importante premessa: tutto ciò che riguarda la sfera sessuale segue una semplice regola, quella del dare e ricevere. Avete presente quella sensazione di insoddisfazione cosmica che lascia il sesso orale non ricambiato? Ecco, il “galateo” vuole che al sesso orale si risponda allo stesso modo; quindi non siate egoisti: a fellatio corrisponde cunnilingus/fellatio e se non siete d’accordo, beh, massima solidarietà per il vostro partner.

Dunque da dove partire? Come prima cosa, se avete i capelli lunghi, munitevi di un elastico: renderà tutto più facile e comodo, non rischierete di spezzarvi il collo cercando di spostarli dalla faccia come se foste in una pubblicità di uno shampoo e magari l’altro guardandovi non avrà la sensazione che a tratti lì sotto ci sia il cugino Itt.
Bene, ora che siete pronti/e per iniziare, il primo (e scontato) step è quello di metterlo in bocca: state attente/i ai denti e cercate di coprirli il più possibile con le labbra, l’apertura per essere chiari dovrà essere una via di mezzo tra quella che fate per pronunciare le vocali O e U. Vostra grande alleata sarà poi la lingua: da utilizzare tanto quando lo avrete in bocca quanto come simpatico intermezzo per riposare i muscoli della mandibola. I movimenti dovranno essere lenti ma decisi (simili a quelli che fareste succhiando un lecca-lecca per intenderci); non risparmiatevi: da sotto a sopra, di lato, al rovescio. Esplorate. Potrete inoltre aiutarvi con la mano, accompagnando e coordinandola ai movimenti della bocca (anche se la vera maestria sta nel farlo senza). Il “segreto” sta però in cima: c’è infatti una parte particolarmente sensibile del pene, ovvero il frenulo (quella specie di “filetto” che fissa il prepuzio alla superficie inferiore del glande): stimolatelo con la lingua, passandola attorno al glande con movimenti lenti. Fate però molta attenzione, se da un lato la stimolazione del frenulo dona enorme piacere, si tratta al contempo di una zona molto delicata (al punto che si può staccare), consigliamo quindi la massima prudenza. Inoltre, ricordate che l’organo maschile si compone di più parti, tra queste, anche i testicoli che in una fellatio che possa definirsi davvero a regola d’arte non andrebbero mai esclusi. Potete stimolarli con la mano mentre lo avete in bocca o potete succhiarli: è superfluo raccomandare anche qui la massima prudenza e delicatezza (di BDSM ne riparleremo più avanti).

Ora che avete tutti gli elementi necessari concentratevi sul ritmo da seguire, cercate di variare per non essere monotoni e ripetitivi, perché alla lunga rischiereste di “annoiare” il vostro partner; un’alternanza tra un quattro quarti e un sei ottavi potrebbe essere la scelta giusta. Consiglio: se avete della musica in sottofondo utilizzatela per tenere il ritmo. L’unico momento in cui dovrete mantenere la stessa cadenza sarà quello dell’eiaculazione, onde evitare di rovinare tutto sul più bello.

Quanto “in fondo” deve entrare il pene in bocca? Decenni di pornografia hanno purtroppo contribuito a creare un’immagine distorta di quella che realmente è la fellatio, nonché delle capacità e dei limiti umani che tutti noi abbiamo. È infatti superfluo dire che tutto dipende dalla conformazione della cavità orale e dalla lunghezza e larghezza del pene, siate quindi consapevoli dei vostri limiti. Per il resto è tutta una questione di allenamento; non stupitevi però se quando lo inserirete a fondo nella gola la sensazione che avrete sarà quella di un conato di vomito: se non volete rischiare fermatevi prima e non insistete oltre, perché non si tratta solo di una sensazione, vomitargli addosso è esattamente quello che potrebbe succedere dopo. Per lo stesso motivo chi “riceve” dovrà ricordare che, a meno che il partner non sia d’accordo e lo trovi altrettanto eccitante, cosa in realtà meno rara di quanto si possa pensare, spingere con la mano la testa dell’altro/a, magari con movimenti bruschi, non è piacevole (e ci auguriamo davvero non sia necessario spiegare perché nell’ambito della sfera sessuale qualunque cosa sia fatta senza il consenso dell’altro sia sbagliata sotto ogni aspetto).

In conclusione, una fellatio che si possa definire tale si conclude con l’eiaculazione del partner, dove? Dipende, è soggettivo, c’è chi proprio non sopporta l’idea dello sperma in bocca e chi invece non ne è per niente turbato. La regola è sempre la stessa: non fate nulla che non vi sentiate di fare. Tuttavia, trattandosi di una guida alla “fellatio perfetta” non ci si sente di mentire su quest’ultimo punto: se non si ingoia non può definirsi completa.

di Manuela Gallo

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