09.03.2022 – 08.30 – Si è tenuta ieri mattina presso la Sala Predonzani del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, in via dell’Orologio 1, a Trieste, la conferenza stampa di presentazione dell’imminente piano di concertazione in materia di disciplina dei tributi locali immobiliari del nostro territorio. La nuova imposta locale di carattere immobiliare rappresenterà una svolta storica per l’intero sistema del Friuli Venezia Giulia. Ancora oggi, infatti, è in vigore una imposta statale che ha creato diversi problemi nel corso della sua evoluzione e che non ha mai tenuto in considerazione le peculiarità della nostra Regione. Al tavolo hanno preso parte l’Assessore alle Autonomie Locali, Pierpaolo Roberti e il dott. Rolando Tulisso, della direzione centrale autonomie locali assieme alla dott.ssa Sabrina Miotto. “Con il nuovo disegno di legge – ha dichiarato l’Assessore Roberti – andremo a esercitare pienamente la nostra autonomia e gli enti locali potranno decidere quanto e come far pagare i propri cittadini. Questa leva fiscale servirà infatti per erogare servizi migliori, ma soprattutto sarà strategica per orientare le scelte di sviluppo che i singoli Comuni potranno attuare sul territorio”. “Se, per esempio – ha spiegato Roberti -, si scegliesse di tassare solo le seconde case e di esentare completamente i capannoni industriali, si finirebbe per favorire l’insediamento di nuove aziende. Se al contrario si decidesse di esentare alberghi e strutture ricettive, il risultato sarebbe quello di incentivare il turismo. Questo adesso non è ancora possibile perché l’attuale IMU in vigore esercita la sua forza in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Tale sistema non è più concepibile soprattutto per una regione come la nostra che presenta già una competenza forte sugli enti locali. Dal 2023, con la piena applicazione del nuovo disegno di legge sui tributi immobiliari, la Regione potrà finalmente dirigere la crescita del nostro territorio e i sindaci avranno in mano uno strumento per orientare anche uno sviluppo locale del territorio di competenza”.
“Negli scorsi mesi – ha continuato l’Assessore – ci siamo impegnati per costruire tutto ciò che ci serviva per attuare la svolta, ossia raccogliere numeri e dati circa tutti gli immobili presenti su tutto il territorio regionale. Stiamo costruendo e completando la banca dati dei 215 Comuni regionali. Oltre 180 hanno già trasmesso tutte le informazioni necessarie”.
“Questa imposta ha diversi protagonisti – ha proseguito Roberti – la Regione che ha il compito di fare la norma, i Comuni che avranno a disposizione importanti entrate di carattere economico, i contribuenti che giustamente puntano a versare il meno possibile. Il tavolo di concertazione servirà proprio a mettere insieme questi attori e gli altri portatori di interesse per fare una sintesi e fare in modo che l’1 gennaio 2023 sia il primo giorno per il nuovo tributo di carattere locale”.
Il cronoprogramma prevede per fine maggio l’approvazione definitiva delle linee guida per la nuova normativa in materia di disciplina dei tributi locali da parte della Giunta Fedriga e a giugno la redazione dello schema del disegno di legge.
“L’obiettivo è quello di portare il ddlr in Aula in autunno per l’approvazione definitiva. Abbiamo stimato che il gettito complessivo dell’Imu sia di circa 370 milioni di euro all’anno al netto dei 92 milioni di euro già stabiliti dall’accordo Stato-Regione del 2019 in materia di rapporti finanziari” – ha concluso l’Assessore.
[g.t]