16.11.2021 – 07.30 – Con l’aumento dei contagi ed il numero di ricoveri in aerea medica molto vicino al 15% per il Friuli Venezia Giulia l’ipotesi di abbandonare la zona bianca ed entrare in una fascia di rischio più alta si fa sempre più concreta. “Penso che in zona gialla come regione ci andremo” ha a tal proposito affermato ieri il presidente Massimiliano Fedriga a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Udine. Seppure non vi sarebbero consistenti cambiamenti in termini di restrizioni nel passaggio da un colore all’altro – mascherina all’aperto e il limite di quattro commensali al tavolo – a preoccupare rimangono tuttavia “l’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni” nonché il timore di un successivo spostamento della regione in zona arancione. “In quel caso sarebbero danni enormi all’economia a dei settori imprenditoriali che hanno combattuto la crisi dovuta alla pandemia, e questo non possiamo permettercelo” ha affermato Fedriga. “Nel caso in cui dovessimo andare dalla zona arancione in su penso che il prezzo delle chiusure non lo possono pagare i vaccinati“.
Un ulteriore ed ennesimo appello a riporre fiducia nella scienza e nei vaccini è dunque quello che il presidente ha rivolto ai cittadini: “Ormai sono dati evidentemente oggettivi che le vaccinazioni funzionino. Sono efficaci, sono sicure, ma c’è qualcuno che purtroppo facendo circolare menzogne allontana una fascia di popolazione, seppure minoritaria ma importante, dalle vaccinazioni stesse. Questo è un errore grave che non possiamo permetterci. Ormai è evidente che i paesi con il maggiore tasso di vaccinazione sono quelli in cui il virus circola di meno e soprattutto sono quelli in cui le ospedalizzazioni sono più basse. Le ospedalizzazioni che abbiamo oggi” ha continuato “e che rispetto all’altro anno sono molte di meno, sono dovute ai vaccini”, “che tutelano la salute della singola persona, della comunità e l’economia di questo territorio”.
“Io mi auguro che tanta gente capisca che qui ci sono persone semplicemente che seguendo la scienza e l’evidenza scientifica vogliono proteggere la salute non soltanto di chi si ammala di covid ma anche di chi altre patologie e deve trovare risposte dagli ospedali, e se gli ospedali sono saturi la situazione è insostenibile”. “L’appello che faccio ai cittadini” ha quindi concluso “è di tornare alla razionalità e al buon senso“.
[n.p]