25.08.2021-11.20 – La Riserva Naturale regionale del Lago di Cornino pur essendo un’area relativamente limitata ha un grande varietà di ambienti. Dalle zone prealpine del Mont di Prat si scende lungo versanti molto ripidi, che furono modellati dai ghiacciai, per arrivare all’ampio alveo del Tagliamento, considerato il re dei fiumi alpini ed il più interessante in Europa. E’ l’ultimo dei fiumi a scorrere in un alveo del tutto naturale, che ha mantenuto l’originaria struttura a canali intrecciati. Per questo motivo viene considerato dagli scienziati un laboratorio a cielo aperto ed un parco della biosfera. Il Tagliamento venne creato da un gigantesco ghiacciaio (2000 metri di ghiaccio) che scavando e premendo sul terreno si diresse verso l’Adriatico.
Quando alla fine il ghiacciao sparì non solo lasciò il Tagliamento ma con esso altri tesori naturali, tra i quali il Lago del Cornino vicino a Forgaria del Friuli. E’ un lago antichissimo formatosi circa 10.000 anni fa quando il colosso di ghiaccio, ritirandosi dai fianchi delle montagne, causò enormi frane. Una di queste creò una depressione di 140 metri di lunghezza e 8 metri di profondità che si riempì di acqua.
Nella Riserva del Lago del Cornino ci sono diversi progetti in atto con la possibilità di vedere varietà di specie faunistiche e floristiche, ma il più importante, iniziato oltre trent’anni fa, è quello che ha consentito di creare sull’intero Arco Alpino l’unica colonia nidificante di un grande avvoltoio, il Gyps Fulvus, o più volgarmente chiamato grifone. Il grifone è un avvoltoio, un uccello necrofago che si nutre delle carcasse di animali che trova sul terreno. Un lavoro apparentemente ingrato ma molto utile, perchè è colui che elimina potenziali focolai di epidemie nel terreno. Un tempo in Italia era molto diffuso, adesso a causa di ridotte fonti di cibo si sta via via estinguendo. Il comportamento dei grifoni quando cercano il cibo è molto interessante: volano a grandi altezze mantenendosi in contatto l’un con l’altro, anche per scongiurare la presenza di intrusi, e una volta individuata la carcassa di un animale scendono a spirale. Da quel momento dalla collaborazione in aria si può tranquillamente passare alla rissa in terra per il cibo.
Attualmente, la colonia non solo si sta allargando ma anche espandendo sia nelle zone prealpine sia in quelle alpine. I grifoni che fanno ampi spostamenti, collegano la Riserva a diverse realtà dei vicini parchi nazionali e sloveni, fino ad arrivare ad altri paesi europei o contentinenti. Gli spostamenti vengono studiati con sistemi di marcatura tradizionale e con la telemetria satellitare, che consente di conoscere momento per momento le aree frequentate da questi uccelli. All’interno della Riserva si possono osservare liberi in volo, o nel carnaio mentre si nutrono o in alcune voliere con le specie più caratteristiche di questi ambienti.
(Fonte YouTube, Fulvio Genero)
[l.f]