23.07.21-08.00- Passi in avanti per supporto concreto alle vittime di violenza domestica e di genere. In questi giorni è stata firmata una convenzione dalla Procura della Repubblica di Udine e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale -tra le prime a livello nazionale- che attiva una serie di misure che prevedono l’attivazione, in tempi rapidissimi, di un percorso operativo di supporto alle vittime dei reati di violenza domestica e di genere. Le misure di intervento riguardano le disposizioni introdotte dal cosiddetto “Codice rosso”, come segnala il vice governatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e trattano episodi di violenza -domestica e di genere- in costante crescita anche a causa della pandemia, proprio per questo “è fondamentale mettere a disposizione della Magistratura e delle Forze dell’ordine gli strumenti per affrontare nel modo adeguato questi fenomeni.”
Con la nuova convenzione entro tre giorni dall’iscrizione del fatto denunciato nel registro notizie di reato, l’Ufficio e gli appartenenti alla Polizia giudiziaria, nella fase delle indagini, adesso potranno avvalersi delle professionalità interne all’Asufc, che conta nel suo organico più di 80 psicologi in grado di prendersi in carico le persone che hanno subito violenza. L’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale sta lavorando, quindi, per assicurare un numero dedicato a disposizione della Procura della Repubblica e di tutte le forze di polizia giudiziaria, operativo tutti i giorni della settimana.
“Queste sono tematiche attorno le quali si fa troppa confusione e spesso troppa polemica – ha ricordato Riccardi -. Si tratta di fenomeni complessi e articolati che necessitano di analisi approfondite, di competenze specifiche e di reti che vanno costruite. La sfida epocale per il nostro Paese è necessariamente legata alla trasformazione delle Aziende sanitarie in Aziende socio-sanitarie sempre più attrezzate a fronteggiare emergenze di questa portata”.
“Di fonte alla crisi generata dalla diffusione del Covid e delle sue varianti, la cosa più difficile – ha affermato il vice governatore – è riuscire a trovare un punto di equilibrio fra la domanda sociale e le esigenze del sistema sanitario chiamato a proteggere le persone”.
Il coordinamento dei professionisti è stato affidato al presidente regionale dell’Ordine, Roberto Calvani, presente alla firma della convenzione, apposta dal capo procuratore Claudia Danelon e dal direttore generale Asufc Denis Caporale.
m.p.