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sabato, 19 Aprile 2025

Patroni Fvg: Zanin ad Aquileia, politica recuperi ragioni delle fede

13.07.2021-10.39 – “Esiste una grande divisione tra politica e fede perché, ormai troppe volte, la politica ha perso di vista le ragioni della fede. Proprio nell’anniversario dei santi patroni del Friuli Venezia Giulia, perciò, dovremmo ripercorrere la strada che porta verso quei valori umani, perché la religione non è solo fede in Dio, procedure o liturgie, ma è anche riscoprire e rifarsi ai valori umani della vita, della pace e del rispetto nei confronti del prossimo“.

 

Il presidente Piero Mauro Zanin saluta monsignor Pierbattista Pizzaballa e l’arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Radaelli

Lo ha sottolineato, ieri sera in piazza Capitolo ad Aquileia (Udine), il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin, a margine delle celebrazioni dedicate alla solennità dei santi Ermacora vescovo e Fortunato diacono, patroni della regione. Il presidente Zanin si è espresso dopo aver assistito alla lectio magistralis sul tema “Chiedete pace per Gerusalemme“, tenuta da monsignor Pierbattista Pizzaballa (patriarca di Gerusalemme dei Latini, per la prima volta ad Aquileia) che, successivamente, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nella locale basilica patriarcale alla presenza dei vescovi della regione e anche di una rappresentanza degli episcopati di Veneto, Slovenia e Austria.

Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, insieme a monsignor Pierbattista Pizzaballa, alla senatrice Tatjana Rojc, al consigliere regionale Franco Mattiussi e al sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino

“Un intervento molto profondo – ha aggiunto Zanin, prima di prendere parte al rito religioso e, infine, trasferirsi a Udine per il concerto di musica classica che ha visto impegnata in piazza Duomo la Fvg Orchestra insieme al Coro del Fvg – che è andato alle radici del conflitto che c’è oggi a Gerusalemme. Il legame tra politica e fede rischia spesso di diventare integralismo e, quindi, persino scontro“. All’evento, tra le numerose autorità politiche, civili, militari e religiose, hanno partecipato anche l’assessore regionale Sebastiano Callari, la senatrice Tatjana Rojc, i consiglieri regionali Franco Mattiussi e Mariagrazia Santoro, nonché il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino.

Insieme a monsignor Pizzaballa, sul palco della lectio magistralis introdotta dal direttore di Voce Isontina, Mauro Ongaro (definita in sede di presentazione come “un momento culturale in cui fare sosta, riflettendo insieme sul tema biblico per annunciare la parola e portarla alle genti”), anche l’arcivescovo metropolita di Gorizia, Carlo Roberto Maria Radaelli, che ha definito l’incontro come “una preziosa occasione per sentirci uniti”.

Una fase della lectio magistralis ad Aquileia

Fede e politica sono spesso due facce della stessa medaglia. In particolare a Gerusalemme – ha raccontato monsignor Pizzaballa – dove la propria visione diventa la negazione della visione dell’altro. Le istituzioni politiche e religiose in questo momento non sono in grado di grandi decisioni, ma esiste sul territorio una rete di anticorpi che fa capire come, nonostante tutto, sia possibile vivere con uno stile di vita diverso anche a Gerusalemme. Non c’è solo buio e, come una piccola luce in una sala scura, bisogna aiutare i giovani: sono il futuro e devono avere prospettive e realtà concrete”.

“Recuperare una maggiore sintonia con questi valori – ha sottolineato ancora il presidente del Cr Fvg – sarebbe un servizio reso non solo alla politica ma, anche e soprattutto, all’intera comunità regionale”. “Il patriarca ha detto che uno dei problemi di Gerusalemme – ha concluso Zanin – è la troppa aderenza tra fede e politica che porta all’integralismo. Nelle società occidentali liquide bisogna recuperare simboli e fari dei valori umani verso cui andare con l’azione politica a beneficio delle comunità, delle famiglie e dei singoli individui”.

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