15.06.2021 – 08.00 – Prosegue il difficile iter per disporre di un Green Pass (certificato verde) che attesti l’avvenuta vaccinazione anti Covid-19: una misura indispensabile per una reale ripartenza del turismo straniero e dell’economia transfrontaliera, dal quale dipendono molte regioni, specie nel nord est.
Il Friuli Venezia Giulia, grazie all’esperienza maturata con la digitalizzazione ospedaliera, conta di arrivare a una virtuale soluzione in tempi brevi.
È quanto trapelato dai lavori della III Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega), riunitasi alla presenza del vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, per analizzare le parti di competenza del programma di lavoro della Commissione europea 2021.
Il principale ostacolo tecnico consiste, allo stadio attuale, nell’inserimento tramite il portale SESAMO, del Digital Green Certificate (Dgc) all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse). Il Green Pass attesterà la vaccinazione, la guarigione e l’effettuazione di test molecolari o antigenici per la ricerca del Sars-Cov-2.
Sperimentale a livello nazionale dal 15 giugno prossimo e dal primo luglio a livello di Unione Europea, conterrà un codice a barre bidimensionale (QRcode) e avrà un identificativo unico nazionale. Il Dgc sarà gratuito e disponibile in due lingue, italiano e inglese.
[z.s.]