23.05.2021-21.24– Arriva al traguardo con molta calma il plotone dei migliori, in una tappa che si rivela tutto sommato tranquilla. Certo, l’inizio turbolento (con la maxicaduta che ha messo fine al Giro del sesto in classifica, Buchmann, e costretto la direzione a fermare temporaneamente la gara per farla ripartire diversi minuti dopo) e la pioggia nel finale hanno sicuramente giocato un ruolo nel modo in cui il gruppo ha affrontato la corsa, lasciando andare i fuggitivi e senza forzare in nessun momento, accontentandosi di portare al traguardo entro il tempo massimo la bicicletta. Al contrario, invece, Campanaerts dà tutto anche contro la forte pioggia e, alla fine, batte in volata Riesebeek, centrando la sua prima vittoria al Giro d’Italia e arrivando con oltre 17′ di anticipo rispetto a Bernal e compagnia. Per la seconda volta in questo Giro non ci sono italiani sul podio, ma Consonni è quarto, appena dietro Arndt che lo beffa sullo sprint, mentre l’altro azzurro Cataldo è sesto.
La quindicesima tappa del Giro2021 non porta nessuna variazione nelle classifiche, se si eccettua il ritiro dalla corsa del povero Buchmann – sesto alla partenza) e il conseguente rientro nella top ten di Foss. Non cambia nulla nemmeno nelle altre classifiche: Sagan tiene la maglia ciclamino (anche se nella relativa classifica sale al secondo posto Cimolai, in virtù del ritiro di Nizzolo), mentre la maglia azzurra rimane sulle spalle di Bouchard. Insomma, una giornata tutto sommato interlocutoria dopo lo Zoncolan e prima della tappa di domani (lunedì 24 maggio), in cui sarà presente la Cima Coppi (ovvero il punto più alto toccato dalla carovana nel corso del Giro) sul Pordoi, a ben 2239 metri di altitudine.
Grado – Gorizia: cronaca della quindicesima tappa del Giro2021
La quindicesima tappa del Giro2021 vede un percorso meno impegnativo rispetto alla quattordicesima, ma presenta un circuito finale da percorrere tre volte. Al via non c’è Nizzolo, stremato dalla fatica dello Zoncolan, che alza bandiera bianca e lascia la corsa. La gara parte male, visto che dopo poche pedalate una brutta caduta in coda al gruppo coinvolge tanti atleti (costringendo al ritiro, tra gli altri, Buchmann, che correva con ambizioni di classifica ed era sesto alla partenza). La direzione neutralizza dunque la gara, che riparte dopo che sono stati prestati i soccorsi ai corridori. Alla ripartenza, si forma una fuga di una quindicina di corridori, di cui fanno parte gli apripista di Gaviria (Molano) e Viviani (Consonni) e altri corridori tra cui Cataldo, Campenaerts, Mollema, Oldani e de Bondt. Alle loro spalle si forma un altro drappello, composto tra gli altri da Pasqualon, Gougeard e Tagliani, mentre il gruppo lascia fare gli attaccanti, che prendono un buon vantaggio sul gruppo maglia rosa (oltre i 7′) già nei primi chilometri.
Il vantaggio dei fuggitivi sale a 11′, mentre i quattro inseguitori desistono e si lasciano riprendere dal gruppo. I primi passano così per la prima volta al GPM di Gornje Cerovo (dove il primo a transitare è de Bondt, che aveva attraversato per primo anche il traguardo volante di Mariano del Friuli) raggiunto dal gruppo (trainato come sempre dal trio italiano della Ineos composto da Puccio, Ganna e Moscon) con 12′ di ritardo. La situazione è molto tranquilla e il drappello in testa transita al cartello dei -50 con un vantaggio di 11′ minuti sul gruppo. La corsa transita così per la seconda volta al GPM, ancora con de Bondt a passare per primo davanti a Mollema, con il gruppo che è ora a 12’30” di ritardo.
In testa la tranquillità è spezzata da Campenaerts che, seguito da Torres e Riesebeek attacca ai -20. Lo spagnolo della Movistar desiste presto dal suo intento e così, dopo l’ultimo transito al GPM, alla testa della corsa (su cui nel frattempo si è abbattuta una forte pioggia) rimangono in due, con i primi inseguitori che distano comunque una manciata di secondi. La coppia al comando riesce comunque ad arrivare al traguardo, con Campenaerts a vincere la volata su Riesebeek, mentre Arndt regola gli inseguitori piazzandosi sul podio. Il gruppo non si prende rischi e arriva al traguardo con molta calma: ben 17’02” il ritardo all’arrivo rispetto ai primi.
Ordine d’arrivo 15ª tappa:
1- Campanaerts (Team Qhubeka), in 3h25’25”.
2- Riesebeek (Alpecin), s.t.
3- Arndt (Team DSM), a 0’07”.
4- Consonni (Cofidis), s.t.
5- Hermans (Intermarché), s.t.
6- Cataldo (Movistar), s.t.
7- Mollema (Trek), a 0’09”.
8- Torres (Movistar), a 0’44”.
9- Molano (UAE), a 1’02”.
10- Walscheid (Team Qhubeka), s.t.
Classifica generale (maglia rosa) dopo 15 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 62h13’33.
2- Yates (BikeExchange), a 1’33”.
3- Caruso (Bahrein), a 1’51”.
4- Vlasov (Astana), a 1’57”.
5- Carthy (EF Education), a 2’11”.
6- Ciccone (Trek), a 3’03”.
7- Evenepoel (Deceuninck), a 3’52”.
8- Martinez (Ineos), a 3’54”.
9- Bardet (Team DSM), a 4’31”.
10- Foss (Jumbo Visma), a 5’37”.
Classifica a punti (maglia ciclamino) dopo 15 tappe:
1- Sagan (BORA Hansgrohe), 135.
2- Cimolai (Israel), 113.
3- Gaviria (UAE), 110.
4- Viviani (Cofidis), 86.
5- de Bondt (Alpecin), 51.
Classifica scalatori (maglia azzurra) dopo 15 tappe:
1- Bouchard (AG2R), 96.
2- Bernal (Ineos), 57.
3- Mollema (Trek), 53.
4- Fortunato (EOLO Kometa), 40.
5- Tratnik (Bahrein), 26.
Classifica under25 (maglia bianca) dopo 15 tappe:
1- Bernal (Ineos), in 62h13’33.
2- Vlasov (Astana), a 1’57”.
3- Evenepoel (Deceuninck), a 3’52”.
4- Martinez (Ineos), a 3’54”.
5- Foss (Jumbo Visma), a 5’37”.
[e.r]