13.04.2021-11.58 – È stato attivato nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Latisana il Servizio Pediatrico di Salute Internazionale, dedicato ai bambini adottati all’estero e ai bambini migranti. Un nuovo servizio che sarà esteso a tutto il territorio interessato dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli centrale. Si occuperà prevalentemente dell’accoglienza sanitaria dei giovanissimi provenienti dall’estero. L’attività sanitaria, che verrà svolta in Day Hospital, riguarderà lo screening infettivologico e vaccinale del minore, la gestione diagnostico terapeutica delle patologie infettive eventualmente già in atto oppure che emergono in quel momento, e l’individuazione di altre condizioni patologiche non infettive.
I bambini in arrivo da altri paesi spesso possono avere problematiche specifiche correlate proprio alla nazione di origine, come tubercolosi, parassitosi intestinale, epatiti oppure malattie ematologiche come anemie congenite o provocate da stati carenziali. L’obiettivo è anche quello di favorire un percorso personalizzato e rispettoso del bambino che sia in stretta correlazione con il pediatra di famiglia. In caso di barriera linguistica verrà attivata anche la mediazione culturale.
“E’ un Servizio Pediatrico di Salute Internazionale- racconta Elisabetta Miorin, Dir. Pediatria di Latisana – che si occupa dell’accoglienza sanitaria a 360° del bambino adottato dall’estero o immigrato che, ad esempio, arriva in Italia per un ricongiungimento familiare. L’attivazione di questo nuovo servizio è stata possibile grazie all’arrivo nella nostra squadra della Dr.ssa Laura Casali. Pediatra con una decennale esperienza in questo campo, che si è trasferita dalla pediatria dell’ospedale di San Vito al Tagliamento. La Dr.ssa Casali fa parte del Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante (GLNBM-SIP). Questo servizio si occupa di effettuare uno screening di tipo infettivologico e vaccinale per valutare sia le varie coperture vaccinali, sia la gestione diagnostico terapeutica di eventuali patologie che possono risultare ed emergere da questi accertamenti.”
Il Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato (GLNBI) si è costituito nel 1992 come Gruppo di Lavoro affiliato alla SIP (Società Italiana di Pediatria). Nel corso del tempo sono stati numerosi i Pediatri che, provenienti da diverse esperienze in ambito medico, si sono interessati ai problemi sanitari derivati dallo svantaggio sociale dei bambini provenienti da alcuni territori esteri.
In questo periodo, nel reparto di pediatria, oltre all’attivazione di questo servizio, sono diverse le problematiche da affrontare, molte delle quali di natura psicologica e neurologica. I danni causati dalla costrizione all’isolamento, determinata dalla crisi pandemica, riguardano soprattutto un aumento dello stato d’ansia, dell’insonnia ma anche disturbi di tipo somatoforme. Questi disturbi che si presentano sotto forma di sintomi apparentemente legati allo stato fisico del giovane, in realtà sono di natura psicosomatica che derivano da problemi di tipo emotivo. I casi più frequenti da un punto di vista fisico sono il dolore toracico, il dolore addominale e la cefalea. Ben più gravi sono invece i sintomi di tipo neuro psichiatrico come le psicosi ed i tentati suicidi.
[l.f]