03.04.2021-13.12 – “Il Tavolo per la terza ripartenza non può e non deve sostituirsi al lavoro della Giunta regionale, perché è chiamato a tracciare linee di indirizzo più ampie, che vanno anche al di là del Recovery Plan, e non a confrontarsi su singoli progetti”. A ribadirlo è Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, in risposta all’intervento di ieri del segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, che invocava un confronto permanente sui fondi europei durante il mese di aprile, con l’annullamento di tutti gli altri impegni istituzionali.
“Apprezzo la buona volontà del Pd, ma come ho già detto nella seduta di insediamento – ricorda Zanin – bisogna stare attenti a distinguere il lavoro dell’Esecutivo da quello del Consiglio. A noi spetta tracciare una prospettiva per i prossimi 20-30 anni, guardando non solo al Recovery ma anche alla programmazione europea fino al 2027, ai fondi statali e alle risorse regionali.
Il Tavolo – prevede il presidente dell’Aula di piazza Oberdan – è destinato a durare fino all’elaborazione della prossima Finanziaria, e successivamente potrebbe restare in piedi per
esercitare una funzione di controllo sull’attuazione delle linee guida che emergeranno dal confronto tra i gruppi politici”.
Nella fase di preparazione del Tavolo sono già emersi tre macro obiettivi, “la risposta alla crisi demografica, la ricerca di un benessere sociale non solo in termini di Pil ma anche di qualità della vita e giustizia sociale, e infine la riattivazione dell’ascensore sociale che oggi è drammaticamente fermo“.
Quanto al piano già predisposto dalla Giunta, a cui fa riferimento Shaurli, Zanin osserva che “il governo regionale opportunamente ha presentato linee di indirizzo già previste dal
Recovery, e accanto ad alcuni progetti puntuali ha inserito campi di azione vasti, come ad esempio il polo logistico regionale, l’agricoltura sostenibile, la rigenerazione delle aree e altri. All’interno di questi il Consiglio ha spazio per indicare le sue priorità, linee guida per i futuri interventi”.
“Il Tavolo per la terza ripartenza – conclude il presidente del Consiglio regionale – non deve diventare l’alter ego della Giunta ma stare più in “alto”. E non deve trasformarsi in un luogo di battaglia partitica, in cui criticare l’Esecutivo o fare speculazione politica. Se diventasse questo, perderebbe la sua funzione e non avrebbe più ragion d’essere. E avremmo perso una grande occasione di poter contribuire al progresso dell’intera comunità regionale”.
(c.s)