02.03.2021 – 15.28 – Dopo esserci occupati dei Ministri Di Maio e Patuanelli, affrontiamo oggi il curriculum vitae di un volto non sconosciuto al panorama politico italiano, oltre che all’ultimo Governo Conte: parliamo del ferrarese Dario Franceschini che, sotto il Governo Conte, ha ricoperto la carica di Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, riconfermata anche per il Governo Draghi.
Un ruolo di spicco che il politico e scrittore italiano aveva anche nel corso del Governo Renzi e poi Gentiloni.
Franceschini può vantare una grande esperienza politica, nonché una buona vita scolastica, coronata dalla Laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche.
A partire dal 1985 ha esercitato la libera professione come avvocato civilista cassazionista.
È iscritto inoltre all’albo dei revisori contabili ed è stato membro effettivo del collegio sindacale dell’Eni nei primi tre anni della privatizzazione. Dal 1985 al 1989 ha curato per il Formez il bimestrale Rassegna di documentazione legislativa regionale.
La sua passione per la politica prende le mosse fin da giovanissimo: al liceo scientifico Antonio Roiti di Ferrara nell’autunno del 1974 fonda infatti l’Associazione Studentesca Democratica, di ispirazione cattolica e centrista.
Dal 1974 al 1977 viene eletto nei vari organismi (consigli di classe, disciplina e istituto) e in seguito diviene rappresentante degli studenti nel consiglio di amministrazione dell’Università di Ferrara.
Fonda la Cooperativa Culturale Natale Gorini, che si occupa di cinema d’essai.
Nel 1975 si iscrive alla Democrazia Cristiana e viene eletto Delegato Provinciale del Movimento Giovanile DC di Ferrara.
Nel 1980 diventa consigliere comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare.
L’anno successivo prosegue l’ascesa con l’entrata nella direzione nazionale del movimento giovanile DC, per il quale fonda e dirige la rivista mensile Nuova Politica.
Nel 1989 dirige a Roma il mensile Settantasei che raccoglie i quadri trentenni della sinistra DC e viene chiamato alla vice-direzione del mensile Il Confronto e nella redazione del settimanale del partito La Discussione.
Nel 1994, Franceschini, a Ferrara, vede formarsi una delle prime giunte di centro-sinistra d’Italia, divenendo Assessore alla Cultura e al Turismo.
Nel Partito Popolare Italiano e sottosegretario nei governi D’Alema e Amato.
Entra poi nel secondo Governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle riforme istituzionali, riconfermato poi dal successivo governo Amato.
Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio maggioritario di Ferrara e diventa componente della giunta delle elezioni e della prima commissione permanente per gli affari costituzionali.
Nel luglio 2001 entra a far parte del comitato costituente della Margherita, del quale diventa Coordinatore dell’esecutivo nazionale.
È stato inoltre membro del direttivo del Partito Democratico Europeo e componente dell’assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
È per giunta socio fondatore dell’associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale.
Il 17 novembre 2009 viene eletto Presidente del Gruppo parlamentare del PD alla Camera dei deputati mentre, alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 ha appoggiato con la sua corrente la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del PD, cosa che si ripete anche nelle primarie del 2017.
Dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell’attività di governo nel Governo Letta.
[c.c]