23.02.2021-13.34 – A 30 anni dalla nascita della Protezione Civile viene dedicata alla memoria dell’onorevole Giuseppe Zamberletti, fondatore della Protezione Civile nata in Friuli-Venezia Giulia, una targa commemorativa presso la sede Udine. L’iniziativa è stata presentata, ieri 22 febbraio, dal Sindaco Pietro Fontanini, il consigliere comunale Andrea Cunta e il Vicepresidente alla Giunta Regionale Riccardo Riccardi.
Un commovente ed importante momento per ricordare l’opera svolta da Giuseppe Zamberletti, commissario delegato del governo presieduto da Aldo Moro, in Friuli durante il terremoto del 76’ sia nella fase di emergenza, sia in quella di ricostruzione. Proprio in quest’ultima ebbe l’idea di costituire la Protezione Civile, organismo basato sull’attività di volontari e di fondamentale importanza per la ricostruzione dei luoghi soggetti a calamità. Un’iniziativa partita dal Friuli che ebbe una larga diffusione in tutta Italia.
Ogni comune, in Friuli-Venezia Giulia, ha una propria squadra che aiuta la popolazione nelle varie situazioni di emergenza. Ad agosto di quest’anno tutti i volontari sono stati ringraziati pubblicamente con una targa per il supporto offerto durante la pandemia. Uomini e donne che mettono a disposizione il proprio tempo per il bene della comunità. Pietro Fontanini ha evidenziato che “ci saranno cambiamenti molto importanti, per ciò che riguarda la Protezione Civile, a breve verrà realizzata una nuova sede, impegno che la Regione ha già accolto con una prima parte di finanziamento”.
Il consigliere Andrea Cunta ha ricordato l’onorevole Zamberletti come una persona eccezionale che, durante il 76’, ebbe l’idea per dare risposta immediata all’emergenza terremoto non solo di creare un collegamento tra Stato, regioni e sindaci ma, di costituire la Protezione Civile per coinvolgere in modo ufficiale i diversi volontari che già avevano aiutato durante l’emergenza.
Il Vicepresidente della Giunta Regionale Riccardo Riccardi, ringraziando il capogruppo Graziano Mestroni e i volontari presenti, ha definito questi 30 anni come “un traguardo importante dovuto a questa costante presenza e passione nello svolgere questa attività, dando grande prova, soprattutto, in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo”. Di Zamberletti, di cui è stato amico, ne ricorda la sua grandezza per averci lasciato una lezione importante su un modello di ricostruzione e sulla sua gestione . “Due gli elementi importanti del suo testamento morale e culturale – sottolinea Riccardi -, il primo è che il sistema della Protezione Civile è un operato che guarda con determinazione all’attività di prevenzione, il secondo è che si è battuto in commissione europea affinché si attivassero con tutti i metodi di prevenzione che servono ad anticipare questi catastrofici eventi. Non bisogna pensare che il comparto si attivi solo in momenti catastrofici, ma si è anche specializzato ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza, come quella del Covid. Quindi il lavoro della Protezione Civile deve essere sempre più rivolto a sviluppare competenze che consentano di fronteggiare, quelle situazioni che non sono solo legate all’aspetto fisico ma anche assistenziale, fronte più ampio e complesso rispetto ad una catastrofe naturale”
Giuseppe Zamberletti creò uno splendido modello di assistenza e ricostruzione che fece da modello per le altre realtà italiane. Oggi grazie a lui e grazie al carattere dei friulani, si può parlare di Protezione Civile a livello europeo. L’onorevole affermò più volte che fu “proprio grazie al carattere dei Friulani e la loro capacità far fronte uniti alle gravi situazioni, che in questa regione nacque un organismo così importante e fondamentale per la protezione del territorio”.
[l.f]