10.02.2021 – 15.56 – Le celebrazioni del 10 febbraio “rappresentano una testimonianza che troppo spesso vuole essere negata”, “le istituzioni devono alzare una barriera di dignità, ricordando quella verità storica sui drammi – per troppi anni dimenticati – che i popoli di queste terre hanno vissuto”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso del suo intervento in occasione della cerimonia commemorativa del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati, svoltasi stamane al Sacrario della Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale, per la prima volta chiusa al pubblico a causa della pandemia.
“Giustamente condanniamo affermazioni, ricerche e posizioni strumentali negazioniste, e dobbiamo condannarle con forza”, ha continuato Fedriga. “Credo però che sia anche corretto che le istituzioni italiane, e io me ne voglio far carico in qualità di presidente di questa regione, si scusino per tutti i decenni nei quali si sono girati dall’altra parte e per ‘realpolitik’ hanno sminuito, negato e tralasciato i drammi che la nostra gente e che le nostre famiglie hanno vissuto su queste terre”.
Infine il presidente ha voluto ringraziare “tutte quelle associazioni e tutti quei cittadini che anche nei periodi bui, nei quali chi parlava di foibe veniva deriso e umiliato, hanno portato avanti la battaglia di verità: se non ci foste stati voi oggi il 10 febbraio non ci sarebbe”.
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