09.02.2021 – 17.05 – La campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia si appresta ad avviare ufficialmente la sua seconda fase, con la vaccinazione della popolazione anziana, ovvero dei soggetti maggiormente a rischio. Da mercoledì 10 febbraio, infatti, sarà possibile per gli over 80 – classe 1941 compresa – prenotarsi per la vaccinazione anti Covid. Un traguardo raggiunto grazie al fatto “che nella prima fase della campagna, destinata agli operatori sanitari e agli ospiti delle case di riposo, la Regione ha inteso procedere con serietà e lungimiranza programmando le somministrazioni in maniera tale da non mettere mai a rischio le scorte per la seconda dose”. Ad affermarlo è il Presidente Massimiliano Fedriga, illustrando assieme al vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi, il via alla campagna vaccinale riservata agli ultraottantenni, con la somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna, e introducendo quelle che saranno le linee guida della fase parallela destinata agli Under 55, appartenenti alle Forze dell’ordine, al mondo della scuola e ai servizi essenziali, con il vaccino AstraZeneca.
La vaccinazione della popolazione over 80 e quindi la protezione della fascia di popolazione più a rischio, il cui inizio è previsto per il 15 febbraio, comporterà una diminuzione della pressione ospedaliera, ha spiegato il presidente; “è chiaro” ha sottolineato, “che dovremo ragionare sempre con una percentuale di salvaguardia” aspetto che, “a differenza di altri territori ci ha permesso di salvaguardare le seconde somministrazioni e quindi di proteggere la popolazione”.
Fedriga ha inoltre auspicato un’accelerazione da parte delle autorità competenti per il via libera ad altri vaccini, attualmente sotto esame, che consentirebbe di conseguenza un importante aumento dell’offerta al fine di coprire il prima possibile una parte significativa della popolazione, con conseguenze positive sia dal punto di vista sanitario che economico, con la ripresa delle attività produttive. “Continueremo la pressione affinché anche la Commissione europea possa negoziare al meglio i vaccini” ha ribadito. “Non esistono preclusioni”, “più armi abbiamo a disposizione meglio è”.
E se per la parte riservata agli ultraottantenni la configurazione della platea è ormai ben definita, e per i quali, inoltre, a 15mila dei 108mila in regione, per le condizioni di salute, verrà riconosciuto il servizio domiciliare di vaccinazione, diversamente accade per per la popolazione degli Under 55, con il vaccino AstraZeneca. La definizione di “servizi essenziali“, ha infatti spiegato Fedriga, risulta troppo generica e a tal proposito è stata inviata una richiesta di chiarimenti alla struttura commissariale, “affinché ci sia un chiarimento ufficiale che eviti fraintendimenti ed eventuali tensioni sociali sull’interpretazione delle priorità”.
Infine, il vicepresidente Riccardi ha illustrato numeri e tempistiche della campagna nel dettaglio, specificando innanzitutto che i canali per le prenotazioni saranno “Cup, farmacie abilitate e call center (0434/223522) e non i medici di base. Le agende rimarranno aperte per fissare la prima dose fino al 28 marzo” ha aggiunto “e contiamo di completare il lavoro, per gli over 80, nella settimana tra il 18 e il 25 aprile“.
Per quanto riguarda poi i siti deputati alle vaccinazioni, questi saranno in tutto una trentina, organizzati dalle Aziende usando la rete capillare sul territorio dei distretti sanitari.
Sul fronte delle categorie riservate per il vaccino AstraZeneca, ovvero gli Under 55, classe 1967 compresa, la programmazione, ha spiegato il vicepresidente, verrà concordata con le articolazioni dello Stato a cui fanno capo le stesse categorie: Prefetture e Ufficio scolastico regionale. La linea è quella di operare sulle falsa riga di quanto fatto per le case di riposo, ovvero delegare le istituzioni e i servizi coinvolti nel presentare un elenco alle Aziende sanitarie per poi procedere nelle sedi deputate alla vaccinazione.
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